Intercettazioni Palamara, Pd ordinava a giudici di attaccare Salvini

Intercettazioni Palamara, Pd ordinava a giudici di attaccare Salvini. Ecco i nuovi dettagli emersi dalle chat pubblicate sul quotidiano La Verità

Intercettazioni Palamara, Pd ordinava a giudici di attaccare Salvini
Intercettazioni Palamara, Pd ordinava a giudici di attaccare Salvini(GettyImages)

Dopo le ultime intercettazioni delle chat del giudice Palamara, secondo quanto riportato dal quotidiano La Verità, sono emersi nuovi dettagli. Il quadro che ne vien fuori è quello di una specie di campagna stampa organizzata per colpire Salvini. Allora, Salvini era ministro dell’Interno e fu accusato di sequestro di persona aggravato per la nave Diciotti a Catania. Da quanto ricostruisce La Verità, sembrerebbe che il tema Diciotti fosse un modo per attaccare l’ex ministro. E a orchestrare questa campagna sarebbe stato il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini.

Secondo quanto apparso sul quotidiano La Verità, il 24 agosto 2018, Legnini scrive a Palamara:”Luca, domani dobbiamo dire qualcosa sulla nota vicenda della nave. So che non ti sei sentito con Valerio (parla del consigliere Csm quota Area, Valerio Fracassi, ndr). Ai ha già fatto un comunicato, Area è d’accordo a prendere un’ iniziativa Galoppi idem (nomina consigliere Csm Claudio Galoppi, ndr). Senti loro e fammi sapere domattina“. Poco dopo la risposta di Palamara:”Ok, anche io sono pronto. Ti chiamo più tardi e ti aggiorno“. Ma Legnini scrive un altro messaggio, apparso sempre su “La Verità”:”Sì, ma domattina dovete produrre una nota, qualcosa insomma“. Palamara scrive quindi al consigliere Csm Fracassi: i due si vedono il giorno dopo. Il pm riceve un messaggio:”Dobbiamo sbrigarci! Ho già preparato una bozza di richiesta. Prima di parlarne agli altri concordiamola noi”. 

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Il 25 agosto le agenzie di stampa riportano la notizia a firma di Palamara, Fracassi, Galoppi e Morgigni, in cui si legge:”La verifica del rispetto delle norme è doverosa nell’interesse delle istituzioni. Gli interventi a cui abbiamo assistito, per provenienza, toni e contenuti rischiano di incidere negativamente sul regolare esercizio degli accertamenti in corso. Riteniamo che sia necessario un intervento del Csm per tutelare l’indipendenza della magistratura e il sereno svolgimento delle attività di indagine“.

Dopodiché, Legnini scrive in un’altra nota che la richiesta verrà trattata nel corso del primo comitato di presidenza, aggiungendo che “il nostro obiettivo è esclusivamente quello di garantire l’ indipendenza della magistratura”.  Nel frattempo, qualcuno tra i giudici non trova giusto questo attacco a Salvini:”Non vedo veramente dove Salvini stia sbagliando. Illegittimamente si cerca di entrare in Italia e il ministro dell’ Interno interviene perché questo non avvenga“. Palamara però gli risponde che Salvini “va attaccato”

Salvini furioso: “Situazione intollerabile”

Matteo Salvini
Matteo Salvini

Dopo le chat pubblicate sul quotidiano La Verità, è lo stesso Salvini a non tollerare più questa situazione. In un post su Facebook, l’ex ministro scrive:”Dopo gli insulti e l’ammissione “Salvini ha ragione ma va attaccato”, oggi “La Verità” pubblica altri incredibili messaggi, che svelano la natura di alcune iniziative dei magistrati contro il sottoscritto”.

Salvini prosegue spiegando: “Emergono le trame di Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm e sottosegretario di due governi a guida Pd, per far intervenire il Consiglio Superiore della Magistratura a supporto delle indagini sullo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti. In quell’occasione, da quanto ricostruisce La Verità, quattro consiglieri del Csm (tra cui Luca Palamara che mi definiva “merda”) invocavano l’intervento del Csm, così come ordinato da Legnini – per difendere “l’indipendenza della magistratura” che io avrei messo in pericolo”.

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Salvini spiega inoltre che “un attimo dopo, Legnini rispondeva pubblicamente che l’unico obiettivo era assicurare “l’indipendenza della magistratura”, confezionando il messaggio (immediatamente rilanciato dal sito di Repubblica) di una magistratura al di sopra delle parti e preoccupata perché io da ministro osavo difendere l’Italia e pretendevo di bloccare gli sbarchi, rifiutando l’accusa di essere un sequestratore”. L’ex ministro si appella quindi al presidente della Repubblica Mattarella e chiosa:”ne va della credibilità dell’intera Magistratura italiana, la situazione è ormai intollerabile e occorrono interventi drastici, rapidi e risolutivi“. 

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