Proteste per la morte di Floyd: 1400 arresti in 17 città, un morto e tre feriti

Le proteste negli USA per la morte di George Floyd non si placano. Ad Indianapolis si sono registrati almeno tre feriti e un morto. Blindata la Casa Bianca.

Proteste per Floyd
NEW YORK, NEW YORK – 29 MAGGIO: proteste per la morte dell’afroamericano George Floyd

Era il 25 maggio scorso. L’agente di polizia di Minneapolis Derek Chauvin ferma per un controllo George Floyd, un 46enne afroamericano. Floyd è disarmato, ma la polizia lo ammanetta e lo atterra. Chauvin gli mette un ginocchio sul collo. “Non riesco a respirare” si lamenta più volte Floyd, ma il poliziotto non gli da retta. In pochi minuti l’afroamericano muore.

Quel tragico 25 maggio ha scatenato in America molte proteste in diverse città, tutte in nome di Floyd, tutte per dire basta alla discriminazione e alla violenza della polizia. Ma come spesso accade, violenza genera altra violenza. Dopo il 19enne morto a Detroit nei giorni scorsi, ad Indianapolis il bilancio della protesta di sabato sera è di almeno un morto e tre feriti. Lo fa sapere il capo della polizia della città, Rendal Taylor, in una conferenza stampa. Dall’inizio delle manifestazioni la polizia ha arrestato 1400 persone in 17 città degli USA. La Guardia Nazionale Americana è intervenuta anche alla Casa Bianca per proteggerla da centinaia di manifestanti violenti che a Washington stanno ingaggiando diversi scontri con la polizia. I media americani riportano la notizia di bidoni della spazzatura in fiamme e molte vetrine di negozi in frantumi in tutta la capitale USA.

Le parole di Joe Biden

Su questi atti di violenza è intervenuto Joe Biden, ex vicepresidente e candidato democratico alla Casa Bianca. “Questi ultimi giorni hanno messo a nudo il fatto che siamo una nazione furiosa per l’ingiustizia. Ogni persona di coscienza può capire la sciagura del trauma che possono vivere le persone di colore in questo paese, dalla mancanza di rispetto quotidiano all’estrema violenza come lo testimonia l’orrendo omicidio di George Floyd”. Queste le parole di Biden a proposito dell’accaduto, che sottolineano la sua vicinanza alla comunità afroamericana. Ma il democratico prende le distanze dai comportamenti violenti dei manifestanti. “Protestare contro questa brutalità è giusto e necessario. È una riposta assolutamente americana. Ma bruciare le comunità e distruggere inutilmente non lo è. La violenza che mette in pericolo la vita non lo è. La violenza che distrugge e fa chiudere delle attività che servono alla comunità non lo è” – ha aggiunto Biden.

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