Scoperto canile lager: randagi maltrattati, malnutriti e a volte uccisi. Nei guai la gestrice di un canile e un veterinario

Scoperto a Olbia un canile lager in cui si confinavano cani randagi. Si tratta di una vicenda inquietante che vede coinvolta la responsabile legale di un canile a Pedres (Olbia). Con lei anche un veterinario, direttore della struttura trovata dagli inquirenti in condizioni pessime. Dopo accurate indagini, i finanzieri di Olbia hanno scoperto cani maltrattati e malnutriti. Talvolta, uccisi. Le morti di questi animali non erano registrate al Comune competente e spesso smaltite in modi orrendi. Questa modalità permetteva loro di percepire quanto stabilito nella convenzione con il Comune proprietario. Gli investigatori hanno persino rinvenuto una carcassa in una cella frigo.
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Nel canile, posto ora sotto sequestro, c’erano 619 animali, più del consentito. Box non adeguati, vaccinazioni non eseguite, cure scialbe, cibi per essere umani scaduti. In questo modo si risparmiava sui costi e appropriarsi dei proventi di convenzioni con 31 Comuni in tutta la Sardegna.