La vicepresidente della Camera apre a un confronto tra Forza Italia e i partiti che guidano il Paese. E su Salvini, Carfagna dice: “Lui dice di non capire Berlusconi, ma neanche noi lo capiamo”.
Mara Carfagna non le manda a dire a Matteo Salvini. Il leader della Lega, in una delle sue uscite pubbliche più recenti, aveva a propria volta attaccato, seppur in maniera soft, Silvio Berlusconi per le sue posizioni non così distaccate da quelle del Governo. In particolare per quanto riguarda quel Mes che, in un certo senso, sta spaccando l’opposizione proprio a causa della divergenza di opinioni tra il leader del Carroccio e lo stesso Berlusconi. La Carfagna, però, sostiene che a sua volta “Forza Italia non capisce Salvini a volte, spesso parla come i 5 Stelle”.
Nel corso di un’intervista per La Stampa, la Carfagna dimostra di sposare in toto la posizione assunta da Silvio Berlusconi sulla scena politica. Il vice-presidente della Camera, in particolare, si dice favorevole a un dialogo con i partiti della maggioranza. Anche perchè è l’unico modo per creare un fronte comune per la ripartenza del Paese. “È giusto avviare un dialogo tra maggioranza e opposizione – dice la Carfagna – . Forza Italia lo chiede da tempo, ma adesso tocca al presidente del Consiglio dimostrare di voler fare sul serio con un atto di coraggio”.
In ogni caso, la Carfagna fa capire che Forza Italia non è intenzionata a farsi distrarre dai giochi del Governo. “Non intendiamo entrare in un governo per fare accordi strani – ha dichiarato – . La strada è quella della responsabilità nazionale”. In particolare, il numero due della Camera ha svelato la speranza di Forza Italia, ovvero “che il governo non faccia orecchie da mercante come negli ultimi tre mesi, quando sostanzialmente è andato avanti da solo a colpi di Dpcm, conferenze stampa notturne e decisioni in solitudine spesso anche inefficaci o addirittura dannose”.
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Forza Italia ha anche una posizione piuttosto ferma su quelli che il premier Conte ha ribattezzato “Stati generali”. Ovvero l’incontro con i capi delegazione dei partiti per stabilire un piano per lo sfruttamento del denaro in arrivo dal Recovery Fund. Secondo la Carfagna, questi “devono partire innanzitutto con un confronto con le opposizioni, che rappresentano la metà del Paese e non possono essere tenute fuori da scelte cruciali”. C’è anche soddisfazione per l’arrivo dei fondi comunitari, in quanto per la prima volta “l’Europa si dimostra solidale e mette sul tavolo soldi veri. Credo che anche i nostri alleati debbano prendere atto che l’Europa è cambiata, dopo un inizio assolutamente al di sotto delle aspettative”.
