Martina Rossi assolti i presunti autori di uno stupro di gruppo: il fatto non sussiste

Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi erano stati accusati di aver abusato di Martina Rossi, deceduta ad agosto del 2011. Sono stati assolti dalla corte di appello del tribunale di Firenze.

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Prende una piega inaspettata il processo collegato alla morte di Martina Rossi. Stiamo parlando della ragazza italiana che ha perso la vita il 3 agosto del 2011. Si trovava in vacanza a Palma de Mallorca ed è stata costretta a scappare, per sfuggire al tentativo di stupro di due ragazzi connazionali. Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi erano considerati i principali responsabili della morte della ragazza, anche se nelle ultime ore è arrivata la svolta nella vicenda. I due accusati di spicco, infatti, sono stati assolti dalla corte di appello.

Sono stati i giudici del Tribunale di Firenze a prendere questa decisione, che rischia di essere impopolare oltre a ribaltare completamente quello che sembrava essere l’andamento definitivo del processo. Albertoni e Vanneschi, infatti, sono stati assolti dopo che in primo grado avevano ricevuto la loro condanna, che sembrava quasi inevitabile. La sentenza emessa un anno e mezzo fa parlava di una condanna di sei anni di reclusione per i due principali accusati della morte di Martina Rossi. Ora, dopo la decisione resa nota dai giudici della corte di appello di Firenze, i due sono stati accolti.

Albertoni è stato assolto – meteoweek.com

La tentata violenza sessuale di gruppo nei confronti di Martina Rossi, di cui Albertoni e Vanneschi erano considerati i principali attori, per il momento dunque non ha alcun colpevole. Così come la morte della ragazza italiana di 23 anni, che a quasi nove anni dal suo decesso rischia di non ricevere ancora la sua giustizia insieme alla sua famiglia. Ricordiamo che Martina Rossi era stata costretta a scappare prima di volare da un balcone, proprio mentre i ragazzi che volevano abusare sessualmente di lei la stavano inseguendo in quel di Palma de Mallorca.

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Non si è fatta attendere la replica, ricca di dolore, della famiglia di Martina Rossi. I due principali accusati sono stati assolti, e papà Bruno si strugge pensando alla sua povera figlia. “Non c’è niente, Martina non c’è più, e anche la giustizia non c’è più – ha dichiarato dopo la sentenza – La giustizia italiana si è interrotta sul lavoro fatto in precedenza. Sono arrabbiato, l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Vuol dire infangare l’onore di Martina, vuol dire sostenere che è volata giù da sola”.

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