Immigrazione e Autostrade per l’Italia, Conte: “dossier da chiudere subito”

Il premier Giuseppe Conte annuncia tempi rapidi per la revisione dei decreti Sicurezza. Sul fronte Autostrade arriva l’ultimatum per l’azienda.

Conte su Immigrazione e Autostrade: "dossier da chiudere subito"
Giuseppe Conte

Autostrade e immigrazione. Due dei grossi nodi venuti al pettine del Governo Conte Bis, che ora ha il dovere di districarli. E proprio su questi due temi scottanti si è incentrato l’intervento del Premier da Villa Doria Pamphilj, dove si stanno tenendo gli Stati Generali.

Il gesto estremo di Aboubakar Soumahoro, bracciante e sindacalista dell’Usb che si è incatenato al cancello di Villa Pamphilij iniziando uno sciopero della fame, riaccende l’attenzione del Governo sulla condizione dei migranti in Italia. Di promesse su questo tema l’Esecutivo che fa capo a Conte ne ha fatte molte, ora è il momento di assolverle. E infatti il Presidente del Consiglio promette una chiusura rapida dei lavori che riguardano i vecchi decreti sicurezza  a firma Salvini. “La modifica dei decreti Sicurezza fa parte degli accordi di governo ed è all’ordine del giorno”: sono le parole che Giuseppe Conte rivolge a Soumahoro, che è stato ricevuto dal Premier. All’incontro hanno partecipato anche i Ministri Gualtieri e Catalfo, a cui Soumahoro ha chiesto una revisione delle politiche sull’immigrazione e una riforma della filiera agricola.

Ed è ancora Conte a precisare i tempi entro i quali il Governo si impegna a cambiare i decreti Sicurezza. In un’intervista a Fanpage il premier ha affermato: “Ci stiamo lavorando. La Ministra Luciana Lamorgese ha avuto l’incarico di mettere a punto la versione finale delle modifiche. Quindi se non questa settimana, io spero già la prossima potremmo trovarci in Consiglio dei Ministri per l’approvazione“.

Le posizioni di Lega e Pd

La risposta di Matteo Salvini, ideatore dei decreti Sicurezza, non si è fatta attendere. Il leader della Lega commenta le dichiarazioni di Conte e accusa il Governo di un “delirio anti-italiano”. “Cancellare i decreti Sicurezza, regolarizzare tutti i clandestini, regalare la cittadinanza a chi nasce in Italia. E poi? Un insulto a milioni di italiani e di migranti regolari in difficoltà”. Queste le accuse di Matteo Salvini in un post di Facebook, che conclude con l’hashtag #primagliitaliani.

In netta opposizione con le parole del leader leghista c’è il pressing del Pd. Nei giorni scorsi Dario Franceschini, capo delegazione Dem, aveva insistito con il Premier Conte affinché la revisione dei Decreti Sicurezza fosse portata quanto prima al vaglio del Consiglio dei Ministri. L’obbiettivo del Pd, in accordo con Italia Viva, LeU e + Europa, è quello di andare oltre i rilievi riportati dal Presidente Mattarella, a cominciare dalle salatissime multe alle Ong.

Ma su questo punto manca l’accordo con il resto dell’Esecutivo. L’ala destra del Movimento 5 Stelle frena sulle proposte dei Dem e anche Conte non sembra propenso ad abbracciare l’obbiettivo del Partito Democratico. La soluzione quindi sembra propendere per una modifica dei testi limitandosi alle linee guida del Quirinale. Il Pd però non demorde. Sono le parole di Marco Pacciotti, nuovo responsabile del dipartimento Immigrazione, a ribadire l’impegno dei Dem sul tema immigrazione. Piacciotti infatti chiede di “uscire da una logica emergenziale e da una visione securitaria del tema di cui i decreti di Salvini sono il frutto avvelenato” e conclude tornando ad invocare l’approvazione dello Ius Culturae.

L’ultimatum ad Autostrade

L’immigrazione non è l’unico argomento su cui si deve concentrare il Governo. C’è un altro grande tema che deve trovare presto la sua soluzione: il dossier su Autostrade per L’Italia. Su questo punto però sembra essere già stata decisa una linea d’azione abbastanza netta. “La proposta transattiva di Autostrade è inaccettabile per il Governo” – afferma Conte ai microfoni di Fanpage. E aggiunge: “Ho già detto ai ministri competenti che bisogna chiudere il dossier il prima possibile”. Le condizioni del Governo per Autostrade per l’Italia sono chiare: far entrare nel Cda Cassa depositi e Presiti e il gruppo F2I, il maggiore gestore indipendente italiano di fondi infrastrutturali. L’azienda gestita dal gruppo Atlantia è dunque posta davanti ad un bivio: accettare le proposte dell’Esecutivo o vedersi recapitare la revoca del controllo sulle autostrade italiane.

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