Thyssen, mamme vittime: chiediamo una revisione del processo e delle pene

La richiesta dei familiari delle sette vittime del rogo della Thyssenkrupp chiedono una revisione del processo. “Lo devono a noi e ai nostri ragazzi”, afferma una mamma del gruppo.

L’incontro con il premier Conte e il ministro Bonafede si terrà oggi per le mamme in protesta contro la sentenza avvenuta in seguito al rogo della Thyssenkrupp scoppiato nel 2007. “Chiediamo che ci sia una revisione del processo e delle pene. Ce lo devono: a noi e, soprattutto, ai nostri ragazzi”. Così Rosina Platì, mamma di Giuseppe, una delle vittime di quell’incendio in cui persero la vita alcuni operai della fabbrica a Torino. La richiesta è quella di prendere posizione contro il governo tedesco in seguito alla decisione di offrire una condizione di semilibertà a Harold Espenhahn e Gerald Priegnitz, manager tedeschi dell’azienda. In Italia erano stati condannati in primo grado ma in Germania hanno ottenuto uno sconto di pena ancora prima di entrare in carcere. L’incontro per decidere delle sorti dei due imputati si terrà oggi a Palazzo Chigi, luogo in cui le mamme delle vittime potranno finalmente dire la loro. All’incontro sarà presente anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino.

Thyssenkrupp: cosa successe nel 2007

L’incendio scoppiò all’una e mezza di notte il 6 dicembre 2007. La linea su cui divamparono la fiamme fu la 5, adibita al trattamento termico dei prodotti di laminazione. L’olio bollente utilizzato per temperare i laminati traboccò e gli operai cercarono da subito di spegnere l’incendio con estintori e acqua. Quest’ultima a contatto con l’idrogeno liquido e l’olio refrigerante, provocò una fiammata tale da investire gli operai. Una volta sul posto i vigili del fuoco con decine di squadre, non poterono che constatare quanto il reparto fosse già completamente distrutto.

Secondo i sindacati, i lavoratori presenti nella fabbrica si trovavano sul posto di lavoro da 12 ore consecutive, accumulando già 4 ore di straordinario. In quel momento infatti, la linea 5 aveva subito un’intensificazione del lavoro e l’azienda aveva deciso di mantenerla attiva, aumentando il ritmo lavorativo. La Thyssenkrupp ed i manager dell’azienda erano stati indagati per varie negligenze all’interno della struttura e adesso i familiari delle vittime chiedono giustizia per i responsabili di quella triste notte del 2007.

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