Mario Bressi nell’ultimo post: «Coi miei ragazzi sempre». Uccide tutti anche se stesso

Verso le tre di notte, poche ore prima della tragedia, Mario Bressi aveva postato sul suo profilo Facebook alcune foto dei suoi figli sorridenti.

Sportivo, grande appassionato di montagna e tennis, apparentemente innamoratissimo dei due figli Elena e Diego, gemelli di 12 anni: Mario Bressi, impiegato 45enne originario come la moglie di Gorgonzola nel milanese, ha un identikit – sotto il profilo social almeno – del tutto ‘normale’. Lo ricordano i vicini di casa a Margno, una volta appresa la sconvolgente notizia del massacro compiuto dall’uomo – che nella notte ha prima sedato e poi strangolato i due bambini nella seconda casa dei suoceri, poi è corso al Ponte della Vittoria, dove si è tolto la vita gettandosi nel vuoto.

Un ultimo post, poi il massacro

Nel suo ultimo post, una foto con lui e con i due ragazzi, che con lo zaino in spalla guardano ed indicano la cima dei monti. La foto campeggia sul profilo di Fb dell’uomo. Un omicidio premeditato, stando all’ultimo messaggio postato sul suo profilo: «Coi miei ragazzi sempre insieme» è il testo allegato alle ultime immagini pubblicate. L’uomo, non postava nulla dal primo dell’anno, ha aggiunto le foto intorno alle 3 di notte. Dava così il suo congedo alla vita, ma lo faceva anche per conto dei suoi due bambini.

Mario Bressi ultimo post

La madre, arrivata all’abitazione con la sorella, ha cercato invano di svegliarli da quel sonno eterno, in cui il loro stesso padre li aveva costretti: “Non li rivedrai mai più”, il testo che aveva scritto alla donna, che aveva immediatamente allertato le forze dell’ordine e si era precipitata in Valsassina.

S’indaga su premeditazione omicidio-suicidio

Era da circa una settimana in vacanza a Margno (Lecco) Mario Bressi, il 45enne che la scorsa notte ha ucciso i figli gemelli di 12 anni e poi si è suicidato. E’ quanto risulta dai primi accertamenti dei carabinieri di Lecco, che indagano sulla vicenda coordinati dal pm Andrea Figoni e dal procuratore capo Antonio Chiappani. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le ultime ore del padre per capire che cosa abbia scatenato la tragedia. I primi accertamenti confermano che tra l’uomo e la moglie ci fossero dei problemi, tant’è che lei si era rivolta a un legale, anche se la pratica per la separazione non era ancora stata avviata. Si indaga anche per stabilire se l’omicidio dei due dodicenni sia stato premeditato o se il padre sia stato colto da un raptus e se questo sia stato causato da una discussione al telefono con la moglie. Sarà l’autopsia a stabilire le cause esatte del decesso dei bambini; la ragazzina, sempre secondo i primi accertamenti, sarebbe stata strangolata, il fratellino soffocato. Gli esami tossicologici, disposti in sede autoptica, dovranno inoltre stabilire se prima di essere uccisi siano stati sedati.

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