Sos caldo per tre città italiane: al via i bollettini ondate calore

E’ allarme caldo per tre città italiane. Il ministero ha inviato una circolare con la pianificazione delle attività di prevenzione

ondata caldo
 (Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images)

Per la giornata di domenica 28 giugno è allerta caldo in tre città italiane: Brescia, Bologna e Perugia. Arriva il primo fine settimana di calore che con temperature di 36 gradi, dà il via anche al sistema di previsione delle ondate a cura del ministero della Salute. Il monitoraggio quest’anno dovrà prendere in considerazione anche la situazione provocata dai focolai di Covid che potrebbero verificarsi in Italia. Le alte temperature secondo gli esperti dovrebbero rallentare il numero dei contagi ma tuttavia sono un rischio per la salute, in particolare per anziani, malati cronici, donne in gravidanza e neonati.

Di recente il Ministero ha inviato una circolare a Comuni, Regioni e Protezione Civile con la pianificazione delle attività di prevenzione per la stagione. “E’ particolarmente rilevante in relazione all’epidemia Covid-19 e alla sua evoluzione nei prossimi mesi. Di conseguenza le attività relative al 2020 saranno rimodulate tenendo conto del concomitante rischio legato all’epidemia in corso, con particolare riguardo ai sottogruppi di popolazione più vulnerabili”.

Temperature estate 2020

Dopo una partenza un po’ incerta con diverse piogge, l’estate si sta preparando ad arrivare con la prima ondata di caldo che colpirà la penisola nei prossimi giorni. Come si presenterà la stagione? A luglio l’arrivo di un ciclone comporterà rovesci e temporali intensi. Per tutto il mese il caldo verrà interrotto da piccole e brevi pause di pioggia. Molto probabilmente ciò avverrà anche ad agosto. Negli scorsi anni spesso si vedevano i termometri segnare i 40°, ma quest’anno la situazione sarà diversa.

Secondo un aggiornamento del Centro Europeo ci saranno anomalie nell’ordine di +0,5°C al massimo. Saranno poche quindi le ondate molto calde con temperature sopra i 35°C. Al termine della stagione inoltre, si parla del fenomeno Niña, ossia un raffreddamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico, con effetti possibili anche nel nostro Paese. Il fenomeno porterebbe precipitazioni e marcato rischio di siccità.

Impostazioni privacy