Merkel-Macron: arriva forse a luglio l’accordo sul Recovery Fund

Nel corso di un incontro al castello di Meseberg, i due leader fanno il punto sul rilancio dell’Ue post-Covid.

L’asse franco-tedesca è quantomai centrale nella gestione dell’Unione Europea: dall’intesa tra i due pesi può ripartire il cammino dell’Europa duramente colpita dalla pandemia e dai suoi drammatici effetti. Questo sembra essere il messaggio che arriva alla conclusione dell’incontro tra Angela Merkel ed Emmanuel Macron: un vertice a due in quel castello di Meseberg dove due anni fa avevano siglato una nuova intesa di collaborazione per rinvigorire l’asse Berlino-Parigi. Una Unione Europea che dovrà necessariamente avere caratteristiche diverse da quelle che fino ad oggi l’avevano caratterizzata: una UE più solidale, innanzitutto. La Bce per la prima volta emetterà debito comune per finanziare la ripresa post-Covid con 5oo miliardi disponibili in sussidi a fondo perduto in un contesto di maggiore sovranità industriale ed economica, più indipendenza dal resto del mondo nella produzione di medicinali e vaccini, maggiori attenzioni al tema dell’ecologia per proteggere i propri cittadini dal cambiamento climatico. Una Unione Europea più digitale, più forte nei confronti di Cina e Usa, più unita per affrontare qualsiasi sfida a partire dalla crisi innescata dalla pandemia. Eccola, l’Europa immaginata dalla cancelliera Angela Merkel e dal presidente francese Emmanuel Macron, descritta ieri dai due leader in una conferenza stampa congiunta al termine dell’incontro. Ma la situazione nella quale i due leader si sono presentati a questo importante confronto è molto diversa: Angela Merkel è ora di nuovo forte, quasi al picco della sua popolarità sia in Germania che all’estero. La gestione dell’emergenza Covid da parte del governo tedesco è un modello, a cui lo stesso Macron dice di essersi ispirato.

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Il presidente francese è invece debole: le elezioni comunali in Francia, che si sono tenute nel fine settimana, hanno avuto un esito sorprendente. I Verdi hanno conquistato grandi città come Lione, Marsiglia, Strasburgo e Bordeaux, e la sconfitta per Macron è stata pesante. Anche se l’astensionismo è stato da record, e solo il 40% degli aventi diritto è andato a votare, il colpo ricevuto dal presidente francese è stato duro. Alla vigilia del semestre tedesco al Consiglio europeo, che inizia il 1°luglio, Merkel e Macron hanno comunque voluto enfatizzare «la resilienza» dell’alleanza tra Germania e Francia: solo rafforzando l’unione tra i due Paesi e tra tutti e la solidarietà tra tutti gli Stati della Ue che l’Europa sarà in grado di affrontare la crisi economica, sociale, sanitaria della pandemia, la più grande dalla seconda guerra mondiale. Una crisi «inimmaginabile». «È arrivato per l’Europa il momento della verità», ha detto Macron, sottolineando a più riprese insieme alla cancelliera l’urgenza e la necessità di trovare il prima possibile un accordo sul fondo per la ripresa e sul budget europeo 2021-2027, «che sono le priorità». Sanità,occupazione, digitalizzazione, cambiamento climatico, crisi sociale, economica e industriale: sono questi i fronti aperti e le sfide dell’Europa sottolineate dai due leader. Nel corso della conferenza stampa sono state sottolineate tutte le inizative di sostegno economico proposte, che sono tante: l’iniziativa della Commissione Ue Next Generation da 750 miliardi con un mix di sovvenzioni e prestiti, la proposta Merkel-Macron mirata a una solidarietà da 500 miliardi di sussidi a fondo perduto, i prestiti di pronto intervento dal Mes a Sure, il budget comunitario per il 2021/2027, l’emissione di bond per la raccolta di debito comune sono stati citati più volte perchè oltre ai buoni intenti e i grandi progetti,sarà la capacità di spesa e di investimento in Europa la vera marcia in più per un futuro migliore. Riferendosi nello specifico al fondo per la ripresa da 500 miliardi di sovvenzioni a fondo perduto, Macron ha sottolineato che «la cancelliera e io l’abbiamo messo sulla carta: è la nostra priorità assoluta,senza l’Europa non sarebbe all’altezza della sfida». Un messaggio in vista della riunione del 17/18 luglio alla quale il Consiglio discuterà del Recovery Fund e del budget.

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