Roma, in Casilina due fratelli positivi al Covid: chiusi un centro estivo e un ristorante

In Casilina, a Roma, torna il terrore per lo sviluppo di una nuova catena di contagi da coronavirus. Sono risultati positivi due minori appartenenti allo stesso nucleo familiare, ricoverati all’ospedale Bambin Gesù. Poi l’indagine epidemiologica, che ha portato alla chiusura di due strutture: il club Le Palme e un centro estivo (all’altezza del quartiere Borghesiana-Finocchio).

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(Foto di Andreas Solaro, da Getty Images)

L’allarme è scattato con una febbre improvvisa ai danni del bambino di 5 anni. Il bambino era di ritorno dal suo primo giorno al centro estivo. Malessere generalizzato, inizialmente senza diagnosi, anche per la sorella di 14 anni. Due sintomatologie ambigue, che hanno subito fatto preoccupare i genitori. Dopo un rapido consulto con il pediatra, il pronto soccorso all’ospedale pediatrico Bambin Gesù. Il pensiero va subito al coronavirus, un’ipotesi poi confermata dal tampone arrivato all’alba dopo un isolamento domiciliare precauzionale: i due fratelli sono positivi. Così alle porte di Roma, sulla via Casilina, bussa nuovamente il coronavirus con un altro focolaio familiare. Subito dopo i risultati dei test, sono partite le operazioni di tracciamento e isolamento. E’ stato chiuso, infatti, il centro estivo New professional dance in cui si era recato il bambino di 5 anni il primo luglio. Chiuso anche un ristorante, il club Le Palme, in cui si era recata la sorella il 26 giugno per una cena di classe. Entrambe le strutture si trovano fuori dal raccordo anulare, zona Montecompatri.

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(Foto di Marco Di Lauro, da Getty Images)

La chiusura durerà 14 giorni, prevista anche la sanificazione degli ambienti. La ricostruzione delle dinamiche è stata possibile grazie all’indagine epidemiologica del dipartimenti di prevenzione dell’Unità operativa di malattie infettive Asl Roma 2, un’indagine partita subito dopo l’esito dei tamponi. A questo punto, è emerso un dato: alla cena di classe erano presenti altre 30 persone (15 studenti e 15 madri). Resta però la speranza di aver evitato un vero e proprio focolaio: il tavolo in cui ha avuto luogo la cena di classe era all’aperto. Per sapere se si tratta di una vana speranza, o di una fortunata e benefica coincidenza, bisognerà aspettare l’esito del tampone effettuato a tutti i partecipanti e a tutto il personale del ristorante.

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Per quanto riguarda il centro estivo New professional dance, invece, la chiusura predisposta è di tipo precauzionale. L’infezione, infatti, con ogni probabilità non è da ricondurre al centro estivo, in cui il bambino di 5 anni si è recato il 1 luglio. I tempi di incubazione sarebbero troppo ristretti. Ad ogni modo, il centro è stato chiuso per il pericolo che il bambino al centro estivo abbia contagiato altre persone. Più precisamente, sono 50 i bambini iscritti. Anche in questo caso, però, si spera che le attività all’aperto abbiano abbattuto o almeno ridotto il rischio di contagio. Intanto è stato predisposto l’isolamento domiciliare per i bambini iscritti al centro e per i loro animatori. Stessa cosa per le famiglie. Sarà necessario aspettare la fine di questa settimana per sottoporre poi tutti gli interessati al test molecolare nei drive-in. In attesa che un possibile contagio nei prossimi 5 giorni faccia scattare gli anticorpi rilevabili attraverso il tampone, la Asl Roma 3 ha già predisposto tutte le attività necessarie per il tracciamento da avviare a breve.

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