Sanchez: “Alleanza necessaria tra Spagna e Italia”

Il capo del Governo spagnolo fa capire che questo legame può portare grandi frutti all’Europa. Ma sul Mes Sanchez non spinge ancora, fermo restando il diritto ad accedere agli altri fondi europei.

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Una nuova alleanza politica ed economica tra Spagna e Italia per rafforzare i legami anche in ambito continentale. Questo è quanto auspica in maniera forte Pedro Sanchez. Il capo del Governo iberico lo ha reso noto durante una lunga intervista rilasciata per il Corriere della Sera. Secondo il premier spagnolo, “questa alleanza, questo patto tra Italia e Spagna è necessario e può portare grandi frutti all’Europa. Siamo due popoli fratelli, mediterranei, europeisti”. E sono tanti i temi per i quali Sanchez ritiene fondamentale legarsi al nostro Paese.

Il premier spagnolo ritiene che il suo Paese ha messo in campo sforzi senza precedenti per affrontare l’emergenza Coronavirus. E cita anche l’Italia, altra nazione fortemente colpita: “Non ci siamo limitati a chiuderci in casa; il che già non era scontato. È emerso il valore e l’animo dei due popoli”. E Sanchez sottolinea anche il duro lavoro per “salvare le imprese, evitare i licenziamenti, sostenere tre milioni e mezzo di lavoratori senza stipendio, aiutare un milione e mezzo di autonomi”. Tuttavia ora il capo del governo di Madrid chiede un aiuto forte all’Europa per i Paesi colpiti dal Covid.

Tanto che Pedro Sanchez individua tre obiettivi da perseguire per la distribuzione di nuovi fondi europei. “L’accordo va chiuso entro questo mese; non dobbiamo diminuire la dimensione del Recovery Fund e il rapporto tra la parte a fondo perduto e quella a debito; occorre far arrivare le risorse in fretta e per un arco di tempo lungo, per rendere strutturale la ripresa economica”. Ma è possibile chiudere l’accordo sul Recovery Fund a luglio? “Si può e si deve – ribadisce Sanchez – . Non possiamo aspettare oltre: i cittadini non capirebbero, gli attori economici neppure. Abbiamo vissuto una pandemia inedita; dobbiamo dare una risposta congiunta e altrettanto inedita”.

Pedro Sanchez – meteoweek.com

“È storico il momento che stiamo vivendo – prosegue il capo del Governo spagnolo – . Se falliamo, i nostri stessi popoli ci presenteranno il conto. Se riusciamo, possiamo fare un balzo in avanti nella costruzione europea”. E l’impegno della Spagna non è mai mancato in tal senso: “La Spagna aveva suggerito una dimensione ancora maggiore del Recovery Fund. Ma se ai 750 miliardi indicati dalla Commissione europea uniamo il fondo di assicurazione sull’impiego, il Mes e le risorse della Banca degli investimenti, parliamo di una proposta senza precedenti, superiore ai mille miliardi”.

Sanchez ha risposto anche a una domanda sul Mes. In Italia se ne continua a discutere, ma il Governo sembra aver preso una decisione in tal senso: “Credo che ogni Paese sia libero di scegliere e non vada stigmatizzato, qualunque sia la scelta. La Spagna ha un accesso adeguato al credito; quindi per ora non vediamo la necessità di ricorrere al Mes”. E sugli episodi che hanno dato il “via libera” al virus, Sanchez è laconico: “Se avessimo saputo a fine febbraio quel che sappiamo adesso, avremmo chiuso prima. Ma se avessi chiuso allora, la società e il Parlamento non mi avrebbero seguito”.

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Durante l’intervista, il premier spagnolo ha parlato anche di immigrazione. Un altro tema che mette d’accordo Italia e Spagna, soprattutto nella richiesta di vicinanza da parte dell’Unione Europea. “Dobbiamo dare una risposta comune, all’insegna della responsabilità e della solidarietà, sull’immigrazione e sul resto. Siamo stati colpiti dal virus più di altri perché siamo due Paesi aperti, con una forte proiezione internazionale. Ora Italia e Spagna possono contribuire a imprimere un cambiamento epocale all’Unione europea”.

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