Maltrattava marito che morì per un infarto: donna condannata a 18 anni

Maltrattava marito che morì per un infarto: donna condannata a 18 anni. La conferma dalla Corte d’Appello di Firenze che ha depositato motivazioni

Maltrattava marito che morì per un infarto: donna condannata a 18 anni
Maltrattava marito che morì per un infarto: donna condannata a 18 anni

Confermata dalla Corte d’Appello di Firenze la condanna a 18 anni di carcere per una donna bulgara di 53 anni, B.M. Vesselinova, rea di aver “favorito la morte del marito” tramite una “gravissima condotta omissiva” nei confronti dell’uomo. La vicenda risale al 4 febbraio 2017, quando l’uomo fu trovato riverso sul pavimento del suo appartamento a causa di un infarto, come rilevato da perizie e autopsia.

Infarto che tuttavia, come confermato dalla tesi dell’accusa dopo due gradi di giudizio e il ricorso da parte della donna, fu favorito da una serie di vessazioni e maltrattamenti da parte della donna nei confronti del coniuge. “La condotta omissiva consistita nel lasciare per molte ore la vittima senza adeguate cure“, spiegano i magistrati, “benché avesse subìto un infarto e comunque versasse in stato critico e abbisognevole di immediate cure, costituisce l’ultimo atto di una serie ripetuta di maltrattamenti fisici e morali che dapprima hanno fiaccato la resistenza fisica del De Witt e poi lo hanno condannato a morte”. 

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Ergo, per i giudici, “la pena comminata all’imputata è del tutto congrua rispetto alla gravità dei fatti ed alla personalità negativa dell’imputata per come è emersa nel corso dell’istruttoria dibattimentale e per come risulta dal suo certificato penale“. 

Il legale della donna, ha tuttavia già annunciato ricorso in Cassazione. Secondo la difesa non c’è alcun nesso causale diretto tra precedenti vessazioni e la morte del marito della donna, occorsa per infarto.

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