Guai in vista per Giulia De Lellis, influencer da quasi cinque milioni di follower: la ex protagonista di Uomini e Donne e Grande Fratello Vip ora rischia grosso dopo la sponsorizzazione della vendita di alcuni bracciali a favore di una raccolta fondi. 
Negli ultimi periodi molti personaggi noti si sono adoperati per aiutare alcune categorie più svantaggiate a causa della crisi economica scaturita dal Covid-19. Dopo le campagna di raccolta fondi per gli ospedali italiani, quindi, sono partite quelle volte ad aiutare alcune classi di commercianti. Anche Giulia De Lellis ha voluto partecipare ad una iniziativa, ma ora rischierebbe una denuncia.
In alcune Instagram story pubblicate recentemente sul suo profilo social, seguitissimo da milioni di fan, la giovane invitava ad acquistare alcuni bracciali venduti da una gioielleria milanese e volti a raccogliere dei fondi per gli orafi valenziani. Ma, secondo quanto riportato da La Stampa, dietro questa iniziativa si nasconderebbe una truffa.
Giulia De Lellis nei guai, parla Barbara Rizzi
A decidere di denunciare Giulia De Lellis per truffa è stata la presidente del consorzio DiValenza Barbara Rizzi che, come riportato dal quotidiano, ha deciso di difendere gli orafi valenziani vittime di una sorta di raggiro.
Secondo quanto riportato, infatti, pare che nessuno fosse a conoscenza della raccolta fondi organizzata a loro favore. “Ho sempre detto che avrei difeso gli orafi e mi sono rivolta ad un avvocato per procedere con una denuncia, come mi hanno suggerito tanti orafi valenzani”, ha spiegato la Rizzi che, dopo essere stata messa al corrente di quanto stava accadendo, ha deciso di approfondire il caso.
“Ho pubblicato sul mio profilo Facebook un post in cui chiedevo a chi avesse organizzato la vendita e la raccolta fondi di manifestarsi. In caso contrario avrei trasmesso il video alla procura della Repubblica – ha continuato a spiegare Barbara Rizzi – . Anche perché dopo il volto noto della influencer un’altra promozione dei bracciali era stata fatta da Federica Panicucci pur senza pubblicizzare la vendita di beneficenza”.
“Se non bloccavamo l’iniziativa, qualcuno avrebbe abboccato. Così ho telefonato alla gioielleria Different Class Jewelry chiedendo se era in corso una vendita di bracciali per beneficenza e la venditrice mi ha risposto di sì – ha aggiunto – . Allora mi sono qualificata dicendo che non mi risultava che gli orafi valenzani avessero ricevuto soldi. Dopo un’ora mi è arrivata la telefonata della titolare che diceva: ‘È l’attrice che ha letto male il copione’”. 
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Gli orafi valenziani indignati
Venuti a conoscenza del raggiro, molti orafi valenziani che stanno subendo gli effetti post Covid-19 si sono palesati sul profilo social di Barbara Rizzi per manifestare tutta la loro indignazione per l’accaduto.
Nel frattempo, l’avvocato incaricato di seguire il caso, ha specificato: “Ci sono tutti i presupposti per una denuncia-querela per truffa e la depositerò lunedì. Poi toccherà alla procura vedere se ci sono gli estremi per procedere”.
