Coronavirus, boom di contagi in Spagna. Il governo ai cittadini “State a casa”

Continuano ad aumentare i casi di contagio in Spagna: nelle ultime 24 ore sono state rilevate 628 infezioni da Coronavirus. Il consiglio del governo è quello di stare a casa, e nel frattempo chiudono di nuovo i locali notturni.

Coronavirus Spagna
Coronavirus Spagna – foto via web

Continuano a crescere i contagi di coronavirus in Spagna, con numeri che non erano mai stati registrati dall’8 maggio scorso. In sole 24 ore nel Paese sono state rilevate 628 infezioni, con i dati aggiornati a ieri sera. Sono stati i media spagnoli a segnalare la notizia, e a riportare anche che la maggiore incidenza dei casi è stata registrata in Aragona e Catalogna. Zone in cui, tra l’altro, le autorità hanno continuato a varare tutte le più strette misure per contenere la pandemia.

Secondo quanto viene riportato dalle fonti, l’Aragona è dunque la comunità con i casi più alti registrati nelle ultime 24 ore (252 positivi al Covid), seguita da Cataluña (121), Madrid (40), Andalusia (39), Paesi Baschi (39), Navarra (34), Extremadura (26 ), Comunidad Valenciana (20), Castilla-La Mancha (18), Murcia (15), Islas Baleares (3), Isole Canarie (2), La Rioja (2), Cantabria (1) e Melilla (1).

Coronavirus in Spagna, disposta la chiusura dei locali notturni

Con i nuovi focolai (oltre 150 in tutto il Paese) registrati nelle ultime ore, in Spagna sono stati chiusi di nuovo i locali notturni, che nonostante le misure di distanziamento sociale e il divieto di ballare imposto dalle autorità, continuavano ad accogliere troppi cittadini. I locali avevano ottenuto il via libera per riaprire appena il mese scorso, per con l’obbligo di tenere le piste da ballo occupate da tavoli e sedie per mantenere le distanze sociali.

locali notturni in spagna
foto via The Sun

Boom di spostamenti verso le località di mare

A Barcellona, il governo ha esortato i quattro milioni di cittadini a rimanere in casa, dato l’incessante aumentare di contagi. Ad oggi il bilancio delle vittime in Spagna è di circa 28.400, un bilancio questo tra i più drammatici registrati in Europa. Eppure, nonostante le raccomandazioni da parte del governo autonomo catalano, le strade che uniscono Barcellona con le località costiere sono state prese d’assalto da numerosi cittadini. Dalle ultime rilevazioni, si parla di quasi 360 mila veicoli diretti soprattutto verso Costa Brava e Daurada.

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Miquel Buch, il ministro degli Interni spagnolo, ha nuovamente ribadito che gli spostamenti dovrebbero essere effettuati soltanto per motivi di estrema necessità: tra questi, chiaramente, si contano gli spostamenti di lavoro, per far visita ai centri sanitari, o ad anziani, bambini, disabili e persone a carico; ma anche per l’acquisto di prodotti essenziali, per recarsi presso istituti finanziari, legali o notarili, o anche agli stabilimenti su prenotazione. Consentito, chiaramente, anche praticare sport tra membri dello stesso nucleo famigliare. Ma nessuna multa, però, pare verrà applicata a chi, nonostante tutto, continuerà ad uscire per motivi diversi da quelli sopraelencati.

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