Ue, due blocchi al lavoro per il Recovery Fund: Frugali contro Mediterranei

Frugali contro Mediterranei: questi sono gli schieramenti che siedono al tavolo europeo, mentre si discute per la trattativa sugli aiuti e sul Recovery Fund. Due blocchi che non riescono ancora a trovare un accordo – o un compromesso – per uscire dalla crisi. 

rutte e conte - recovery fund frugali mediterranei
recovery fund frugali mediterranei

Ancora proseguono i lavori sul Recovery Fund, strumento di portata straordinaria e necessario alla ripresa economica europea in questo grave periodo di crisi. Al Consiglio europeo, che si è concluso dopo ben 13 ore di vertice internazionale, sono due i blocchi che si scontrano e provocano attriti, con “coalizioni” che possono essere sommariamente divise in Paesi del Nord e quelli del Sud.

Il presidente Charles Michel cerca di trovare un punto di incontro, ma è ancora forte la presa di posizione dell’Olanda, che non cede a compromessi – nonostante il consiglio della Germania. Ma il “no” è anche l’ultima offerta di Sebastian Kurz, che sottolinea come l’Austria “rifiuti chiaramente la proposta di un Recovery Fund che prevede 500 miliardi di aiuti a fondo perduto”.

I Paesi Frugali

L’Austria è in effetti uno di quei Paesi che rientra nello schieramento dei cosiddetti “frugali”, composto anche da Olanda, Svezia e Danimarca. In prima linea di questo schieramento si trova Mark Rutte, primo ministro olandese da quasi dieci anni e membro del Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia. Lo stesso che, qualche giorno fa, aveva già predetto la difficoltà di poter raggiungere un accordo in questo delicato periodo storico per l’Europa. Subito dietro di lui invece Kurz, premier austriaco di centro destra, con Mette Frederiksen, primo ministro danese, e Stefan Löfven, premier svedese che regge una maggioranza di centro-sinistra.

A dare manforte ai “frugali”, però, non mancano nemmeno Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia, Paesi facenti parte del blocco di Visegrad e tutti governati da maggioranze conservatrici.

I Paesi Mediterranei 

Contro i frugali si schiera invece il blocco dei mediterranei, con l’Italia che è chiaramente il Paese portabandiera della “coalizione”. Accanto al nostro Paese, si trovano in sintonia sia la Spagna che la Francia, ovvero le nazioni europee che sono rimaste maggiormente colpite dall’emergenza Covid-19.

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“È un momento di verità e ambizione per l’Europa”, ha infatti spiegato il presidente francese Emmanuel Macron, mentre ribadiva come “stiamo vivendo una crisi inedita dal punto di vista sanitario ed economico, ed è in gioco il nostro progetto europeo”. E se il premier francese punta all’accordo anche e soprattutto con la cancelliera Merkel, l’intesta rimane “un dovere” anche per lo spagnolo Sanchez: “Affrontiamo un Consiglio molto importante, direi storico, per l’insieme dei Paesi europei, tutti noi leader europei siamo chiamati a raggiungere un buon accordo”, ha infatti spiegato il premier. E anche il Portogallo sta ora portando avanti la sua battaglia al fianco del blocco mediterraneo.

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