Scuola, ecco come cambiano gli orari per ogni grado. Tempo pieno in dubbio alle elementari e probabili ingressi a scaglioni alle superiori 
Tra i vari rebus da risolvere in vista della riapertura delle scuole a settembre, c’è sicuramente quello degli orari. Secondo le linee guide del Ministero, dovranno essere rimodulati per evitare assembramenti di studenti e familiari. I sindacati scuola hanno formulato delle ipotesi in merito, raccolte in un documento che confronta gli orari attuali con quelli che dovrebbero essere gli orari da applicare secondo le nuove regole anti-Covid.
Per ciò che concerne la scuola d’infanzia, il tempo scuola attuale è di 40 ore settimanali con 2 insegnanti per sezione e 25 ore di presenza per ogni insegnante. Secondo le linee guida dovrebbero esserci moduli da 40 minuti con 37,5 moduli per ogni insegnante (25 ore).
La scuola primaria, invece, è forse quella più a rischio. Il tempo scuola può essere da 24-30-40 ore su 5 giorni a settimana. Il modello a tempo pieno è di 40 ore con tanto di mensa, due docenti per classe, 22 ore a insegnante e compresenza di 4 ore. Le linee guida suggeriscono anche qui 40 minuti e 33 moduli per ogni insegnante. Tuttavia, soprattutto a Milano, esistono scuole che non hanno abbastanza insegnanti e non riusciranno a rendere attivo il tempo pieno, il che creerà grossi problemi alle famiglie.
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Alle medie il tempo attuale è di 30 ore (ordinario) 32 ore (indirizzo musicale), 36 ore (prolungato) su 5/6 giorni a settimana. Le linee guida suggeriscono orari da 45 minuti con 24 moduli a insegnante. Resterebbero 10 moduli a classe da 45 minuti da usare per altre attività.
Infine la scuola secondaria di secondo grado. Attualmente il tempo scuola è 30 ore e orario docente 18 ore. In questo caso, organizzazione e orari dovrebbero variare a seconda dei vari indirizzi, presenza ITP o insegnanti di potenziamento. Ad esempio, 42 moduli di 40 minuti e 12 pause di 10 minuti in 6 giorni per garantire 24 moduli a ogni professore. Le classi sarebbero divise in due gruppi e gli ingressi scaglionati. Tuttavia la modulazione degli orari sarà nelle mani dei collegi dei docenti di ogni scuola, e molto dipenderà da istituto, zona, trasporti ecc.
Le classi che ritarderanno gli ingressi potrebbero ritardare anche le uscite, che potrebbero avvenire per le 15 o 16. Cambierà dunque solo la distribuzione delle ore durante la giornata e la settimana. Si potrebbe anche ricorrere alla didattica a distanza poiché nelle scuole non vi sono abbastanza spazi e quindi l’orario potrebbe essere prolungato su 6 giorni, prevedendo di andare a scuola anche di sabato.
