“Prima gli Italiani” e si tuffa in acqua per fermare i migranti

Attilio Lucia, vicepresidente della Lega a Lampedusa, si è tuffato in mare con una bandiera con su scritto: “prima gli italiani”.

Attilio Lucia si tuffa in mare per bloccare i migranti

Nel pomeriggio del 22 luglio, il vicepresidente della Lega a Lampedusa, Attilio Lucia si è tuffato in acqua con l’obiettivo di fermare la motovedetta della Guardia costiera che trasportava un gruppo di migranti che stava attraccando al porto di Lampedusa. Durante la protesta, aveva legata al collo una bandiera con scritto: “Prima gli italiani”.

La paura del Covid

“La mia è una delle tante proteste qui a Lampedusa. Gli isolani sono stanchi”, ha dichiarato il vicepresidente della Lega a Lampedusa, “vogliamo subito la chiusura del centro d’accoglienza per i migranti. Non possiamo continuare con questa emergenza. Ne va a discapito del turismo e della nostra serenità”. Lucia ha voluto inoltre precisare che “Lampedusa è una delle poche località che non è stata colpita dal coronavirus”: “Abbiamo il timore che attraverso i continui sbarchi dei migranti la nostra isola potrebbe essere vittima del covid-19”.

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La visita della ministra Lamorgese

“L’arrivo di Luciana Lamorgese sembra non essere servito a nulla”, ha dichiarato l’esponente del carroccio, “Gli sbarchi non si sono mai fermati. Lampedusa vive di turismo e da troppi anni siamo le vittime di una emergenza che dovrebbe essere gestita in maniera totalmente differente. Non possiamo piangere noi lampedusani le conseguenze di politiche sui migranti assolutamente errate. Non è più il tempo delle false promesse. Lampedusa merita di stare sulle pagine dei giornali per la sua bellezza. Non per la solita emergenza causata da una politica del tutto inconcludente in materia di migranti. La gente è esasperata”.

Gli sbarchi continuano

Sono più di 400 le persone all’hotspot di Lampedusa. Gli sbarchi proseguono: altri 83 tunisini sono stati soccorsi dalle motovedette della Guardia costiera. Al lavoro la prefettura di Agrigento per cercare nuove ed ulteriori strutture per poter collocare i migranti.

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