Civiltà Cattolica denuncia la tragica condizione delle Congregazioni di suore

La rivista dei gesuiti denuncia pratiche vessatorie di alcune superiore ai danni delle consorelle. Emergono casi di prostituzione per potersi mantenere.

rivista cattolica denuncia abusi all'interno congregazione di suore

In un ampio articolo in uscita sabato 1° agosto, la rivista Civiltà Cattolica, mette in luce un tema che fin ora non ha avuto sufficiente attenzione mediatica e riguarda l’abuso all’interno delle Congregazioni femminili, che non concerne strettamente abusi sessuali ai danni di minori, ma che tuttavia non ha conseguenze meno gravi e rilevanti. Le vessazioni sono psicologiche oppure riguardano veri e propri abusi di potere ai danni delle altre suore: essere una “madre superiora”, rivela Civiltà Cattolica, può garantire privilegi esclusivi, come usufruire delle migliori cure mediche, mentre chi è una semplice “sorella” non può neanche andare dal dentista o dall’oculista perché si deve risparmiare”. Oppure nelle capacità manipolatorie di alcune superiore, che farebbero studiare e progredire alcune suore più fedeli e docili a scapito di altre che esprimono invece un pensiero differente, fino ad arrivare a vere e proprie “forme di ricatto per conseguire una gestione del potere senza limiti”. All’interno della rivista, si cita anche l’intervista del cardinale Joao Braz Aviz in cui parla di casi di vero e proprio attaccamento alla poltrona da parte di alcune madri superiore: “una ha voluto persino cambiare le costituzioni per poter restare superiora generale fino alla morte”. Padre Giovanni Cucci, scrive che, in una Congregazione attualmente in fase di commissariamento, la medesima suora è stata consigliera generale per 12 anni e successivamente superiora generale per 18 anni, fino a farsi eleggere di nuovo vicaria”. Per non parlare dei privilegi che spettano ai parenti delle superiore, molti dei quali sarebbero stati ospitati e curati gratuitamente e in alcuni casi anche sepolti nella tomba della Congregazione. Civiltà Cattolica sottolinea come queste pratiche vessatorie riguardino ogni aspetto della vita quotidiana delle suore e dell’impossibilità che queste hanno di riscattarsi o di chiedere aiuto, perché non sanno a chi rivolgersi o per paura di vere e proprie ritorsioni.

Impostazioni privacy