Maggioranza battuta sia al Senato che alla Camera

Dopo le difficoltà in Senato, anche alla Camera la maggioranza viene battuta in altre due occasioni. Forte tensione tra il Mvimento 5 Stelle e gli alleati di governo.

Prima il caos al Senato, con la maggioranza battuta per ben due volte sul rinnovo delle presidenze delle commissioni; poi la tensione alla Camera, dove in commissione Giustizia viene eletto a sorpresa Catello Vitiello di Iv al posto del nome scelto dalla maggioranza, il pentastellato Perantoni. Una votazione che fa esplodere il malessere dei 5 stelle, che a quel punto minacciano di non voler votare a favore del renziano Luigi Marattin alla guida della commissione Finanze. Una situazione talmente al limite da costringere i vertici del M5S a spostare una decina di deputati in altre commissioni per evitare ulteriori incidenti.

Nel frattempo i vertici di Iv alla Camera hanno iniziato a fare pressing su Vitiello affinché si dimettesse dalla presidenza appena ottenuta. Le dimissioni formali sono poi arrivate. I 5 stelle protestano anche per l’esito della votazione in commissione Agricoltura al Senato, dove al posto del grillino Lorefice è stato confermato il presidente uscente leghista: ritengono che il Movimento si sia in qualche modo “piegato” alle esigenze degli alleati. Ma non sono i soli ad essere insoddisfatti: il ministro della Salute Roberto Speranza, per protesta dopo la mancata elezione dell’ex presidente del Senato Pietro Grasso in commissione Giustizia a palazzo Madama, ha lasciato la riunione del Consiglio dei ministri. Grasso è stato battuto per 11 voti contro i 13 del leghista Ostellari. Vallardi, sempre Lega, è stato confermato presidente della commissione Agricoltura con due soli voti in più.  “Con il voto segreto vengono premiati il buon lavoro e la competenza della Lega. La maggioranza è in frantumi, completamente saltato l’inciucio 5Stelle-Pd”, ha commentato il soddisfatto Matteo Salvini.

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