Migranti, Lampedusa sotto assedio: hot spot al collasso, i turisti hanno paura dei contagi

Sempre più difficile la situazione sull’isola di Lampedusa: sotto assedio l’hot spot destinato ai migranti, struttura che scoppia per la continua affluenza in tempo di pandemia. Il sindaco Martello parla chiaro: “I turisti hanno paura dei contagi”.

migranti lampedusa
migranti Lampedusa – foto via Internazionale

Si fa sempre più difficile la situazione a Lampedusa. A gravare sull’economia e il turismo dell’isola non è soltanto la pandemia di Covid-19, che sta tenendo sotto scacco tutto il Paese, ma anche l’emergenza migranti, ormai diventata ingestibile. La speranza, per il sindaco Tano Martello, è che già da questo sabato possano partire degli aiuti concreti lanciati dall’esecutivo. Nel frattempo, con gli occhi puntati sulle coste siciliane è anche l’Unione Europea, che parla di “difficoltà significative” e di aiuti e sostegni che continueranno ad arrivare quando necessario.

Lampedusa e i migranti: i turisti hanno paura dei contagi

“La stagione è partita tardi ma sta andando bene”, dice il ragazzo che trasporta i turisti per l’isola. Ma a mancare sono i vacanzieri stranieri. “Gli unici stranieri in giro sono i migranti”, spiega infatti il giovane. Mentre la receptionist di un albergo di Lampedusa addita alla pandemia: “Siamo abituati, succede ogni anno, ma stavolta c’è un problema in più, il Covid”.

In un periodo storico che mette in ginocchio il turismo di tantissimi Paesi, l’emergenza sbarchi diventa infatti ancora più pesante. E il guaio, spiega il sindaco Tano Martello, “è che l’hot spot è strutturato per contenere al massimo duecento persone e quando è troppo affollato i migranti scappano”. E quando scappano, spiega ancora il primo cittadino, “noi passiamo il giorno a cercarli e a riportarli al centro insieme alle forze dell’ordine”.

L’hot spot è al momento fin troppo affollato, dato che sono saliti a 734 gli ospiti della struttura, a seguito degli ultimi sbarchi. Ciò che gli isolani attento è allora l’assegnazione della gara di appalto per due delle navi alle quali verrà affidata la gestione della quarantena dei migranti. “Dovremmo avere la nave ormeggiata qui davanti già sabato, a quanto mi è stato detto dal ministero”, spiega Martello, mentre sottolinea come serva “trovare rapidamente una soluzione perché, anche se di questa emergenza persino noi dell’isola sappiamo più dai giornali che da quello che vediamo in giro, ci stanno arrivando telefonate preoccupare dai clienti e già alcuni hanno chiesto di disdire le camere prenotate”.

lampedusa migranti
foto via ANSA

Perché l’emergenza sbarchi si unisce e si confonde a quella sanitaria, dove le persone – e dunque i turisti – hanno paura che gli assembramenti di migranti possano provocare nuovi e pericolosi focolai di Covid-19. “Capita spesso di vedere migranti in giro, certo. Ma siamo sempre stati abituati, era diventata quasi un’abitudine: sbarcano, alcuni scappano dal centro, li ritrovano, li smistano e li trasferiscono e ne sbarcano altri”, raccontano ai giornalisti di Repubblica alcuni degli isolani. Ma evidenziano, ancora: “Quest’anno però con il Covid è cambiato tutto”.

Il sostegno dell’Unione Europea

A monitorare la difficile situazione di Lampedusa è tuttavia anche l’Unione Europea. Un portavoce della Commissione ha riferito proprio oggi di essere assolutamente “consapevole” dell’intensificazione dell’arrivo di imbarcazioni migranti dal Nord Africa nel sud Italia, in particolare in Sicilia e sull’isola di Lampedusa. “Siamo al corrente, seguiamo da vicino la situazione nei campi. A Lampedusa in particolare le difficoltà sono significative”, avrebbe infatti riferito la fonte.

LEGGI ANCHE: Benedetta, trafitta da un guard rail a 25 anni: “Eri un inno alla vita”

LEGGI ANCHE: Roma, litiga con la moglie e mette il neonato sotto l’acqua bollente

E ha sottolineato, allora, come verrà offerto sostegno al nostro Paese in caso di necessità – anche se non in prima battuta. “Chiaramente è compito dello Stato membro affrontare queste difficoltà inizialmente”, ha infatti riferito il portavoce, che ha però sottolineato come “la Commissione europea ha già dato supporto all’Italia, e rimane disposta (ad aiutare) se ci dovessero essere più richieste”.

Impostazioni privacy