Strage di Bologna: per il sindaco di Bologna “siamo vicini alla verità”

Come ogni 2 agosto, il sindaco di Bologna riceve i familiari delle vittime della strage di Bologna a palazzo Accursio. Per l’occasione, Merola esprime speranza per il raggiungimento della verità.

Un viaggio lungo e doloroso, che ora però può arrivare ad una conclusione. Questa è la riflessione che il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha espresso ricevendo i familiari delle vittime della strage, come ogni due agosto. “E’ stato un percorso lungo, ma non inutile. Le novità che si annunciano per le iniziative della procura e grazie all’attività vostra, come associazione de
familiari delle vittime, ci fanno ben sperare per raggiungere la
verità completa” le parole del sindaco, accogliendo i familiari delle vittime a Palazzo d’Accursio. Una consuetudine che ha aperto la cerimonia per i 40 anni della Strage del 2 agosto
1980, alla presenza del presidente del Senato Elisabetta
Casellati e del viceministro dell’Interno Vito Crimi.

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Il riferimento che il sindaco ha voluto esprimere è all’indagine della Procura rispetto ai mandanti della strage. L’11 febbraio 2020 infatti la procura generale di Bologna ha indicato Federico Umberto D’Amato – per anni il direttore dell’Ufficio Affari Riservati del Ministero dell’Interno – come uno dei 4 mandanti, organizzatori o finanziatori della strage alla stazione di Bologna del 1980  insieme a Licio Gelli, Umberto Ortolani e Mario Tedeschi. Un passaggio che potrebbe essere decisivo per ricostruire i mandanti di quella strage, ma identificati in maniera convincente. “Per me è stato un onore essere il sindaco che per 9 anni vi ha accompagnato. Tutta la città vi è vicina e continua a
condividere profondamente il vostro dolore” ha voluto aggiungere il sindaco Merola a conclusione del suo discorso.

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