Coronavirus: siamo ad oltre 18 milioni di casi. Ed aumentano i morti

Continua a crescere il computo dei casi di coronavirus in tutto il mondo: superati i 18 milioni. In aumento anche i morti: quasi 690mila.

Sono ormai più di 18 milioni di casi di coronavirus ufficialmente registrati in tutto il mondo. Più della metà si collocano negli Stati Uniti, in America Latina e nei Caraibi. 687.941 sono i decessi: anche qui sopratutto negli Stati Uniti, il Paese più colpito al mondo con 4.657.693 (154.793 decessi). Poi in Brasile (2.733.677 casi di cui 94.104 decessi) e in India (1.750.723, 37.364). Il ritmo della pandemia, che ha causato più di 685.000 morti, continua ad accelerare in tutto il mondo, con un milione di casi in più rilevati in meno di 4 giorni. Il numero di contaminazioni riflette solo una frazione del numero effettivo di casi, con molti Paesi che utilizzano i test solo per rintracciare o non hanno risorse sufficienti per effettuare campagne di screening su larga scala. Gli Stati Uniti hanno registrato domenica 47.508 nuovi casi di infezione e 515 decessi legati al coronavirus nelle ultime 24 ore: i numeri arrivano da un conteggio effettuato dalla Johns Hopkins University. Il totale ammonta a più di 4,6 milioni di casi e 154.834 morti per il Paese più colpito al mondo dalla pandemia di Covid-19. Il record giornaliero di nuove infezioni è diminuito leggermente ieri rispetto agli ultimi cinque giorni, quando sono state superate le 60.000 unità.  In India sono più di 1,8 milioni le persone che hanno contratto il coronavirus. Lo rende noto sempre la Johns Hopkins University, spiegando che sono 1.803.695 i positivi in India, secondo gli ultimi dati del ministero della Sanità di Nuova Delhi. Nelle ultime 24 ore i nuovi casi sono stati 52.972 le nuove infezioni da coronavirus. Sono invece 38.135 le persone che hanno perso la vita in India per complicanze legate all’infezione, con 717 vittime in più rispetto a ieri.

In Messico sono invece quasi 440mila i casi di coronavirus confermati, con un aumento di quasi cinquemila nuovi contagi nelle ultime 24 ore. Lo riferiscono le autorità sanitarie locali, spiegando di aver confermato altri 4.853 nuovi casi e aggiornando così a 439.046 il totale delle persone contagiate. Sono invece 47.746 le persone che hanno perso la vita per complicanze legate all’infezione, 274 in più rispetto a ieri. Calano invece i nuovi contagi da Covid-19 in Cina, dove ieri sono stati registrati 43 nuovi casi accertati contro i 49 del giorno precedente. I nuovi contagi si sono registrati nei due focolai del Paese (28 nella regione autonoma dello Xinjiang e otto nella provincia nord-orientale del Liaoning) mentre gli ultimi sette provengono dall’estero. I nuovi casi asintomatici sono undici, contro i venti registrati ieri. Negli ultimi giorni, la Cina aveva registrato un aumento di contagi, arrivando a toccare quota 127 il 31 luglio scorso, al picco dall’inizio di marzo. In totale dall’inizio dell’epidemia il conteggio ufficiale della Commissione Nazionale per la Sanità cinese conta 84.428 infezioni e il totale dei decessi rimane fermo a quota 4.634. Allarme anche nelle Filippine, dove il presidente Rodrigo Duterte ha imposto un nuovo lockdown a Manila e nella sua aerea metropolitana per contenere la diffusione del coronavirus dopo che nel Paese sono stati superati i 100mila contagi. La nuova misura restrittiva entrerà in vigore a partire da domani e resterà attiva per 15 giorni, ovvero fino al 18 agosto. Oltre alla capitale, la misura riguarderà anche le vicine province di Laguna, Cavite, Rizal e Bulacan. Duterte ha così accolto l’appello dei medici e infermieri, che avevano chiesto misure più restrittive segnalando che l’aumento dei contagi stava mettendo seriamente a rischio il sistema sanitario nazionale.
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