Namibia respinge offerta di risarcimento della Germania riguardante massacri di massa

Viene considerato il primo genocidio del XX secolo. Il presidente della Namibia, Hage Geingob, ha respinto l’offerta di risarcimento della Germania

Namibia respinge offerta di risarcimento della Germania

Viene considerato il primo genocidio del XX secolo. Hage Geingob, presidente della Namibia, ha respinto formalmente l’offerta di risarcimento della Germania riguardo i massacri delle tribù Herero e Nama avvenuti tra il 1904 e il 1908.

“L’attuale offerta di riparazione avanzata dal governo tedesco rimane una questione in sospeso e non è accettabile per il governo namibiano”, il tweet di Geingob alla conclusione dell’ottavo round di colloqui, svolto a Windhoek con l’inviato speciale di Berlino, l’Ambasciatore Zed Ngavirue. Appare ancora lontano il raggiungimento di un accordo finanziario, le trattative diplomatiche tra Namibia e Germania sono in corso dal 2015. Non vi è stato alcun riferimento dal presidente namibiano, in merito all’offerta di Berlino sull’importo proposto.

Lo sterminio

In Namibia tra il 1904 e il 1908, in risposta ad una rivolta anti-coloniale contro i sequestri di terre da parte dei coloni, i soldati tedeschi massacrarono circa 65 mila Herero e 10 mila Nama. In questo sterminio di massa persero la vita il 75% della popolazione Herero e metà di quella Nama, già definita da Onu e storici il primo genocidio del secolo scorso. “Sebbene il governo namibiano abbia accettato di negoziare la questione del risarcimento (riparazioni), che il governo tedesco ha costantemente definito “guarigione delle ferite”, la Germania ha rifiutato di accettare il termine “riparazioni”, ha dichiarato Geingob.

Namibia rifiuta risarcimento della Germania sterminio primo genocidio della storia


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Le trattative proseguono

“La diplomazia riguarda il compromesso e mi congratulo con l’ambasciatore Ngavirue sui progressi riguardanti il compito assegnatogli. Restiamo risoluti nel portare a termine questa missione chiave”, queste le parole del presidente namibiano, e quindi le trattative proseguono. Nel settembre 2019, durante una visita a Windhoek, per la prima volta un esponente di governo tedesco, il ministro dello Sviluppo Gerd Mueller, aveva descritto il massacro delle tribù di Herero e Nama come “genocidio”, ribadendo la storica responsabilità della Germania in Namibia.

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