Viviana Parisi, la verità sull’incidente: la macchina, l’alta velocità e il forte impatto

Riguardo l’incidente in auto di Viviana Parisi, si legge da giorni che si è trattato di un banale schianto, nulla che potesse arrecare gravi conseguenze. I rilievi della polizia però parlerebbero di ben altro e rafforzerebbero in realtà l’ipotesi che Gioele, il bimbo di 4 anni, sia morto in quella circostanza.

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L’incidente nella galleria di Pizzo Turda non è stato così banale come dicono. In quegli ultimi metri prima della scomparsa di Viviana Parisi e del figlio Gioele, sono racchiuse ancora molte domande. La donna è stata trovata morta sabato scorso, ai piedi di un traliccio. Del bimbo di 4 anni ancora non c’è nessuna traccia, oggi è il quattordicesimo giorno di ricerche.

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L’incidente

L’auto di Viviana, quando ha urtato il furgone degli operai, viaggiava a circa 100 chilometri orari. La vettura ha anche compiuto due giri su se stessa prima di schiantarsi sulla galleria e terminare così la sua corsa. La carrozzeria è infatti fortemente danneggiata nella parte destra, un finestrino è infranto e una gomma del lato destro, è scoppiata e non vi sono resti dello pneumatico. Questi gli ultimi e importanti dettagli appresi riguardo l’incidente del 3 agosto.

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Quel seggiolino solo poggiato sul sedile

Un dettaglio doloroso in tutto questo, quello riguardante il seggiolino di Gioele, non assicurato allo schienale dell’auto. Le cinture di sicurezza dei posti a sedere dietro non sono mai state utilizzate. Questo l’esito della “prova dell’usura” eseguita dalla polizia scientifica sulla Opel Corsa della dj trovata morta nelle campagne di Caronia. Quel seggiolino era solo poggiato sul sedile.


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Il suicidio

Una delle ipotesi più accreditate è che Viviana si sia uccisa a seguito della morte del figlio. Ed è comprensibile la risposta del procuratore di Patti, Angelo Cavallo, quando continua a ripetere: “Non sappiamo se Gioele si trovasse sul seggiolino o meno”. Perché quello che doveva essere il dispositivo al quale assicurare il piccolo è stato trovato caduto tra i sedili. Va anche detto che tracce ematiche, almeno fino ad ora, all’interno dell’auto non ne sono state trovate.

I testimoni

Un ruolo importante, secondo il procuratore di Patti, lo hanno sicuramente i quattro testimoni che dicono di aver visto il piccolo Gioele in braccio alla madre mentre scavalcava il guardrail. Non si è però fatto avanti nessuno, nonostante i numerosi appelli.

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Viviana sul traliccio per sfuggire ai rottweiler

Una delle ipotesi che hanno preso forma in questi ultimi giorni è che Viviana sia salita sul traliccio, ai piedi del quale è poi stata trovata morta, per fuggire all’agguato di due grossi cani. I morsi sulle gambe della donna sarebbero compatibili con quelli di animali. Questa ipotesi fa sorgere ulteriori domande in merito alla sparizione del piccolo Gioele, se Viviana era sul traliccio in fuga, dov’è il piccolo? Le ricerche continuano senza sosta ma il bimbo sembra svanito nel nulla.

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