Viviana e Gioele: le ultime ore di vita e l’ipotesi di suicidio

Gli inquirenti indagano sullo stato di salute mentale di Viviana. Alla fine del mese di giugno la donna aveva provato a togliersi la vita. Ci avrebbe riprovato, con ogni probabilità, il giorno dell’incidente stradale.

viviana parisi

Viviana Parisi aveva già provato a togliersi la vita, alcune settimane fa. L’episodio sarebbe avvenuto lo scorso mese di giugno, esattamente un mese e mezzo prima della situazione che ha poi portato alla sua sparizione. Oltre che alla morte, sia della nota dj 42enne che del figlio Gioele, i cui resti sono stati trovati nella giornata di mercoledì. E la sua intenzione, con ogni probabilità, sarebbe stata la stessa anche nella giornata del 3 agosto scorso. Viviana avrebbe voluto andare più lontano possibile per farla finita, portando con sè l’amato figlio.

Così, aveva fatto sapere al marito Daniele Mondello di voler andare a Milazzo insieme a Gioele. L’obiettivo dichiarato della donna era quello di acquistare un nuovo paio di scarpe per il proprio bambino, presso un centro commerciale della zona. La realtà dei fatti sarebbe stata ben diversa, visto che Viviana Parisi voleva raggiungere un viadotto dell’autostrada Messina-Palermo e tentare l’estremo gesto. Aveva anche lasciato il proprio cellulare a casa, in modo da non essere rintracciabile, ma poi un episodio ha cambiato del tutto le carte in tavola.

L’incidente stradale con il furgoncino, al cui interno erano presenti i due operati, ha indotto Viviana Parisi a cambiare strategia. Anche se risulta strano il fatto che i protagonisti del tamponamento abbiano perso le loro tracce, quando c’era comunque una constatazione amichevole da fare. Ma ora che la donna e il suo amato figlio sono stati trovati entrambi morti, seppur in stati diversi, le indagini si sono intensificate. Fino a giungere alla conclusione tanto temuta: la nota dj siciliana aveva tentato ancora una volta di togliersi la vita.

Viviana Parisi – meteoweek.com

Stando alle ricostruzioni, Viviana Parisi soffriva di paranoia e accusava crisi mistiche. Una situazione attestata in un documento reso noto dai medici dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto lo scorso 17 marzo. Ma nel frattempo sarebbe emerso un secondo documento, redatto a fine giugno, quando si era verificato il primo tentativo di suicidio. E questi due documenti erano presenti nell’abitacolo della Opel Corsa di Viviana Parisi: un aspetto sul quale la Procura sta indagando. E poi si arriva al fatidico giorno del 3 agosto, in cui la donna è letteralmente scappata di casa.

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A confermare la fuga dopo l’incidente sono stati due testimoni oculari. Non i due protagonisti del contatto tra le vetture, ma soggetti che sono rimasti bloccati in autostrada, all’altezza di Caronia. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, Viviana e Gioele si sarebbero allontanati; la donna ha poi ucciso il figlio e lo ha adagiato in un fosso. La dj ha cercato un burrone per buttarsi, per poi percorrere centinaia di metri fino ad arrivare al traliccio dell’Enel, da dove si è buttata. Gli inquirenti, dunque, sembrano essere prossimi al momento clou.

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