Morto a 22 anni con un colpo di fucile al volto: caccia all’assassino

Macabro omicidio a Grosseto: muore Abdelilah Dakir, 22enne di origine marocchina colpito al volto da un fucile. Ritrovato sfigurato da una donna, sull’episodio sta ora indagando la squadra mobile locale.

grosseto muore Abdelilah Dakir
foto di archivio (via web)

È morto mentre mangiava il suo ultimo pasto, Abdelilah Dakir, 22enne di origine marocchina coinvolto nella fitta rete di spaccio di droga. Accanto al suo corpo non è stato trovato nessun documento, ma un Kebab appena morsicato; del suo volto, invece, era rimasto ben poco. A segnalare il macabro ritrovamento è stata una donna, una conoscente di Dakir, che era andata a cercarlo. Sarà l’autopsia che dovrà far luce sulle dinamiche dell’accaduto, mentre sono già partite le indagini e la caccia ai responsabili del brutale omicidio.

Morto a 22 anni con un colpo di fucile al volto

Abdelilah Dakir stava per compiere 22 anni. Già fermato e denunciato per spaccio, si guadagnava da vivere a Grosseto compiendo illeciti relativi al traffico di droga, così come fanno altri suoi connazionali residenti in zona. Probabilmente un regolamento di conti, il movente alla base dell’efferato omicidio. Il giovane è stato ritrovato accasciato sulla strada della Chiocciolaia, a Cernaia, con il volto sfigurato. La donna che per prima rinvenuto il suo corpo, spiega Il Tirreno, avrebbe parlato di una testa rimasta integra soltanto per metà, con degli sfregi simili a quelli provocati da un acido.

A spiegare meglio la situazione è stata l’annotazione preliminare firmata dal medico legale, il direttore del dipartimento dell’Università di Siena, Matteo Benevenuti. Si tratterebbe di lesioni provocate da un colpo di arma da fuoco, probabilmente un fucile, che avrebbe sparato a pochi metri di distanza dal volto della vittima. Per ulteriori accertamenti sarà necessario l’esame autoptico, che verrà effettuato sempre dallo stesso Benvenuti nella giornata di martedì.

polizia scientifica
foto di archivio (via web)

Ciò che la squadra mobile ha tra le mani è dunque un caso complesso. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Giampaolo Melchionna, si stanno ora focalizzando sulla rete di contatti che potrebbe aver tessuto il giovane a seguito dei suoi traffici. Sempre secondo quanto viene riportato dalle fonti, pare che l’episodio si sia verificato giovedì scorso intorno all’orario di cena.

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L’assassino avrebbe imboccato la strada della Chiocciolaia, per poi fermarsi presso il grande cancello dietro al quale il giovane spacciava. Ancora nulla si sa in merito alla sua identità, ma la polizia ha già acquisito le immagini registrate dalla telecamera di videosorveglianza del Comune, posizionata in cima alla strada della Chiocciolaia. Sarà attraverso il vaglio dei fotogrammi che sarà quindi possibile risalire e analizzare le targhe delle auto che sono transitate in quella zona al momento dell’omicidio del giovane.

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