Sfruttava braccianti senza rispettare norme anti-covid: sequestrata azienda

Sfruttava i braccianti africani, che lavoravano a cifre irrisorie. Sequestrata l’azienda da 7,5 milioni. Del tutto inapplicate le misure anti Covid. L’azienda era stata di recente premiata da Coldiretti

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse
04 aprile 2020 Roma (Italia)

L’azienda pluripremiata da Coldiretti, modello di start up fondata da un giovane bocconiano di nobili origini, Guglielmo Stagno d’Alcontres, sfruttava i braccianti africani a una quindicina di chilometri di Milano. Il capo d’accusa che proviene dall’inchiesta ‘Corsa contro il tempo’ è abbastanza pesante: quella che, secondo i finanzieri del comando provinciale di Milano, dovevano fare i lavoratori per raccogliere le fragole il più in fretta possibile. In caso contrario, erano minacciati altrimenti di licenziamento o, in forma più lieve, andavano ‘pausa di riflessione’ per un paio di giorni a casa.

Vincitrice dell’Oscar Green di Coldiretti nel 2013 e 2014 e di altri riconoscimenti in tema di sostenibilità ambientale, l’azienda è seguita su Instagram da sei milioni di follower attratti dalle immagini bucoliche. Ora i finanzieri hanno chiuso i rubinetti, mettendo sotto sequestro, su disposizione di un giudice, tutti i beni della società, consistenti in 53 immobili, tra terreni e fabbricati, 25 veicoli e 3 conti correnti e hanno nominato un amministratore giudiziario ai fini della continuità aziendale. Valore complessivo, 7,5 milioni di euro. Sono ben Sette i denunciati per intermediazione illecita e sfruttamento della manodopera.

Norme anti-covid mai rispettate, un rischio enorme sul fronte contagi

Agli investigatori, i braccianti provenienti da centri di accoglienza tra Milano e la Brianza, con regolare permesso di soggiorno, hanno detto tutti la stessa cosa: “Dovevamo raccogliere e confezionare le fragole a 4,5 euro all’ora per più di nove ore al giorno in tempi impossibili altrimenti alla sera erano guai”. Nei casi peggiori venivano messi in punizione due giorni a casa. O, come detto, licenziati. “Condizioni degradanti per un salario misero”, si evince dal rapporto, aggravate dal mancato rispetto delle misure anti-Covid.

migranti morti in libia
foto di repertorio – via Al Jazeera

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Come ricostruito da Agi, “decine di lavoratori gli uni vicini agli altri, senza mascherine, bagni, docce. Per fortuna, dai primi riscontri non sono emersi casi di positività”. L’indagine, durata due mesi, era partita dall’analisi delle banche dati a disposizioni dei finanzieri. Il sospetto era giunto dal fatto che la StraBerry prendesse e mandasse a casa nel giro di due giorni numerosi lavoratori.

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