Gioele “martoriato dagli animali”: 3 ore di autopsia, ancora mistero sulla morte

Ancora mistero sulla morte del piccolo Gioele Mondello: ieri si è tenuta l’autopsia sui resti ritrovati, ma è “difficilissimo arrivare a una soluzione”. Nella prossima settimana verranno effettuate nuove ricerche.

Gioele - autopsia

Si è concluso ieri, l’esame autoptico sui resti del piccolo Gioele Mondello, bimbo di 4 anni ritrovato morto, dopo giorni di ricerca, non molto distante dal cadavere di sua madre, Viviana Parisi. Eppure, è ancora un mistero la morte del piccolino. “Il suo corpo è compromesso da morsi d’animali”, aveva spiegato ieri la consulente medico legale della famiglia, Giuseppina Certo. E i risultati ottenuti dalle analisi non sembrano bastare per far luce sull’intera vicenda.

Autopsia sui resti di Gioele, “lesioni da macrofauna”

L’autopsia sul corpo del piccolo Gioele Mondello, tenutasi presso il Policlinico di Messina, è durata poco meno di 3 ore. Iniziata intorno alle ore 10:15, e terminata poco prima delle 14, dalla Tac sarebbe emersa una prima novità. Secondo quanto divulgato dalla stampa, infatti, pare che tra i resti ritrovati nel bosco di Caronia possano esserci delle piccole pietre utili a stabilire il luogo e il momento della morte del bimbo. 

Le analisi condotte sul cadavere, invece, non hanno offerto i risultati sperati. Come spiegato da Giuseppina Certo, il medico legale della famiglia che ha portato a termine l’esame insieme agli altri periti della Procura,  sul corpo del bambino sarebbero presenti “lesioni da macrofauna”. “Sullo stato delle ossa di Gioele hanno agito animali, figuratevi le condizioni”, ha infatti sottolineato il medico. Per tale ragione, verranno effettuate ulteriori ricerche per individuare altri resti del corpicino, e “verranno eseguiti ulteriori accertamenti in quella zona” – ha detto l’avvocato Pietro Venuti, legale della famiglia Mondello. 

“Micro tracce di sangue con infingimento osseo”

Nelle scorse ore si è poi diffusa un’altra notizia in merito ai risultati dell’esame autoptico. Secondo quanto si apprende, pare che siano state rinvenute sul cranio di Gioele delle “micro tracce di sangue con infingimento osseo”. Circostanza, questa, che potrebbe avvalorare l’ipotesi di decesso causato da “lesioni da urto”, provocate dall’incidente verificatosi mentre era a bordo della Opel Corsa guidata dalla madre.

Pare tuttavia che tale circostanza sia al momento da smentire, almeno secondo quanto è stato spiegato sia dal medico legale Daniela Sapienza, che dagli avvocati di famiglia Pietro Venuti e Antonio Cozza. “Per noi sarebbe stato un elemento di chiarezza che ci avrebbe consentito di mettere dei punti fermi a questa vicenda”, sottolinea infatti l’avvocato Cozza. Mentre Sapienza ha evidenziato: “Non l’abbiamo valutato, ci siamo soltanto limitati ad altri resti scheletrici. Su questo aspetto, in questo momento, non possiamo dire nulla”.

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Nuovi esami, “difficile arrivare a una soluzione”

“È difficilissimo arrivare a una soluzione. Oggi abbiamo raccolto una serie di elementi che servono ai medici, veterinari e anche all’entomologo. Il corpo di Gioele, come qualsiasi altro corpo, dà delle informazioni. Quanto queste poi possano essere importanti è presto per dirlo”, ha spiegato l’entomologo Stefano Vanin. “La prossima settimana continueremo gli esami procedendo a ispezioni, prelievi e indagini con tutti i consulenti”, ha invece anticipato Elvira Spagnolo, medico legale della Procura.

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