Una famiglia di spacciatori vive in una casa popolare a 8 euro al mese

La storia assurda di una famiglia di pusher che vive in una casa popolare ad un affitto bassissimo.

Una famiglia di spacciatori che vive in una casa popolare. Ma arredata in stile Rococò. Una vicenda surreale che vede inizia con l’arresto di un intero nucleo familiare per spaccio. Dalle indagini emerge che padre, madre ed i tre figli occupano una casa popolare al quartiere Giardinetti pagando un affitto di 8 euro al mese. Appartamento arredato in modo sfarzoso: il nucleo familiare ha entrate per 55mila euro l’anno, almeno ufficialmente. Che già, probabilmente, sarebbero troppi per ottenere un alloggio popolare dal canone così irrisorio. Il pm Mario Pesci ha sollecitato un’inchiesta per verificare l’origine degli introiti. Per ora la famiglia è tornata libera, ovviamente la loro residenza è nella casa in via della Tenuta di Terranova. Il giudice ha disposto la scarcerazione di papà Luigi, dei figli Gianluca, Alessandro e Massimiliano (che è incensurato) Marino, della moglie Filomena Abate, tutti assistiti dall’avvocato Alessandro Olivieri.

Lo status particolare del nucleo familiare è emerso durante la convalida dell’arresto. Ad ammanettarli, gli agenti del commissariato Romanina che hanno sorpreso la famiglia e altre due persone – anche loro già libere – a maneggiare un palloncino con 40 grammi di hashish. Movimenti che hanno fatto scattare il blitz in casa. Sorpresi dalla finezza degli arredi, gli agenti hanno scattato una serie di foto degli interni. Davanti al giudice, i Marino hanno respinto le accuse, dicendo che i palloncini servono per una festa di bambini fissata per domani. Una affermazione che – letta così come è stata comunicata – è surreale, come tutta la vicenda. Secondo le dichiarazioni, il reddito familiare deriverebbe da attività lavorative. Uno dei familiari prende il reddito di cittadinanza. Il giudice, pur convalidando il fermo, li ha liberati per carenza d’indizi sullo spaccio.

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