Johnny lo Zingaro è evaso ancora: aveva goduto di un permesso premio

L’ergastolano, il cui nome di battesimo è Giuseppe Mastini, non è rientrato presso il carcere di Sassari. Johnny lo Zingaro era già evaso tre anni fa, quando era detenuto nel penitenziario di Cuneo.

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Johnny lo Zingaro – meteoweek.com

Johnny lo Zingaro c’è riuscito ancora una volta. Il noto ergastolano, il cui nome di battesimo è Giuseppe Mastini, non è rientrato entro i tempi stabiliti tra le mura del carcere di massima sicurezza di Sassari. Qui era detenuto da tre anni, quando vi è stato trasferito dopo un altro tentativo (riuscito) di evasione. Johnny lo Zingaro, infatti, il 30 giugno del 2017 era riuscito a evadere dal penitenziario di Fossano, in provincia di Cuneo. Dunque per la seconda volta nel giro di tre anni, il noto e pericoloso ergastolano è riuscito ad aggirare i controlli di sicurezza.

A differenza del primo tentativo di evasione, però, il 60enne ergastolano non ha avuto bisogno di fuggire. Johnny lo Zingaro stava godendo di un permesso premio, per via della buona condotta tenuta in questi tre anni dopo il trasferimento a Sassari. Tuttavia, ha approfittato della possibilità di stare fuori dal carcere per restarvi, nonostante in questi giorni sarebbe dovuto rientrare. Sono già partite le ricerche sulla base degli ultimi movimenti effettuati dal Mastini. L’ergastolano si è visto affibbiare questo soprannome per via delle sue origini sinti.

Dunque al carcere di massima sicurezza di Sassari manca un pezzo non di poco conto. E il corpo di polizia penitenziaria non fa a meno di far notare la propria rabbia per quanto è accaduto. In particolare, a prendere la parola è stato il segretario generale di Es polizia Vincenzo Chianese: “Autore di numerose rapine a mano armata, coinvolto nel processo per l’omicidio di Pierpaolo Pasolini condannato per altri due due omicidi, tra cui quello dell’agente Michele Giraldi del commissariato romano ‘X Tuscolanò, oggi Giuseppe Andrea Mastini, detto Johnny lo zingaro ancora una volta non è rientrato da un permesso premio“.

Johnny lo Zingaro in una foto recente – meteoweek.com

Eppure questo ergastolano durante un permesso premio nel 2014 si era già reso responsabilità di irregolarità e nel 2017 aveva fatto esattamente la stessa cosa“, ha proseguito nella sua invettiva il sindacalista degli agenti di polizia. In particolare si rimprovera il fatto che, dopo il primo tentativo di evasione avvenuto dopo l’ottenimento di un permesso premio, a Johnny lo Zingaro sia stato elargito lo stesso trattamento di favore. “La normativa che consente di di uscire dal carcere anche a persone che palesemente non dovrebbero poter circolare va assolutamente cambiata“, tuona Chianese.

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A proposito di questa novità invocata per la norma sulla libertà vigilata e sui permessi premio, il sindacalista non si ferma qui. Secondo lui, la revisione di questa regola è necessaria, “non solo per evitare che i familiari delle vittime ogni volta che accadono certe cose avvertono di nuovo lo stesso dolore, ma anche perché la sensazione di impunità che c’è nel nostro Paese mina profondamente la credibilità dello Stato“. Intanto le ricerche di Johnny lo Zingaro proseguono senza sosta ormai da alcune ore.

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