Citrobacter letale, foto e video che inchiodano medici e genitori. “In reparto senza protezioni”

Il medico con il lecca lecca e i genitori che fumano: incastrati da video e foto. Il materiale registrato con un telefonino è stato ora acquisito dalla Procura. Elisa, mamma di una bimba deceduta. “Mia figlia era in stanza con 4 infetti”

Materiale ospedale: 'Mi spiace per i pazienti però...'
foto di repertorio ospedale – meteoweek.com

Un video eloquente: c’è un medico che entra in reparto senza mascherina ma succhiando un lecca-lecca. Poi ancora l’immagine nitida al momento dell’arrivo di un fattorino. Lo fanno entrare senza sovracamice nè calzari e nemmeno guanti sterili. In compenso indossa scarponcini sporchi, ben inquadrati da chi sta filmando tutto di nascosto. L’uomo cammina davanti alle culle che accolgono neonati fragili, prematuri, anche sotto il chilo di peso, colpiti da problemi cardiaci, renali, neurologici gravi. Tutto si svolge senza alcuna protezione, nessuno richiama all’ordine.

E’ la terapia intensiva neonatale di Borgo Trento, anno 2019, e uno dei bambini ricoverati, colpito dal Citrobacter, è già morto, a fine 2018. Nessuno fa osservare le basilari norme igieniche in un reparto ad alta intensità di cura. E non sono esenti dall’irrensponsabilità nemmeno i genitori: altri video ne ritraggono alcuni mentre entrano parlando al telefonino e portando borse e sacchetti, senza mascherina, senza sovracamici nè calzari e senza sanificarsi le mani. Sono in mezzo a neonati che lottano per vivere, magari anche figli loro, eppure si appoggiano alla cornice della finestra con la sigaretta in mano. La ricostruzione accurata è del Corriere della Sera, mentre altro materiale tv è stato acquisito immediatamente dagli inquirenti.

Elisa, mamma di Alice: “Mia figlia è morta stando a contatto con infetti”

Le indagini vanno avanti: acquisiti anche servizi Sky e Mediaset, in particolare quelli in cui parlano i familiari delle vittime. In un servizio di Sky Tg24 Elisa, la mamma di Alice, deceduta il 16 agosto scorso a 165 giorni dalla nascita, racconta. “Alice è venuta al mondo alle 23 del 4 marzo e all’una di notte era già in Terapia intensiva neonatale. Le hanno fatto i tamponi e sono risultati negativi ai batteri, era sana. Poi però le è stato riscontrato il Citrobacter, che le ha mangiato il 70% del cervello. Chiedevo ai medici: è successo ad altri bambini? Non avendo risposte da loro su quanto sarebbe accaduto ad Alice, speravo di confrontarmi con genitori alle prese con lo stesso problema. Mi hanno detto che non esistevano altri casi. Ma non era vero”.

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La Procura di Verona indaga per lesioni o omicidio colposi dipendenti da condotta sanitaria. Dopo aver ascoltato due mamme e il commissario dell’azienda ospedaliera, non ha ancora iscritto nessuno nel registro degli indagati. Gli inquirenti vogliono prima esaminare nel dettaglio tutto il nuovo materiale video acquisito.

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