Dritto e Rovescio, Paolo Del Debbio vs Beppe Grillo: “Sei un poveraccio”

Nel corso della prima puntata della nuova stagione di Dritto e Rovescio, Paolo Del Debbio si è scagliato contro Beppe Grillo. Ecco cosa è successo.

Paolo Del Debbio – Fonte: Facebook

Paolo Del Debbio vs Beppe Grillo

Paolo Del Debbio si è espresso con tono molto severo contro Beppe Grillo per la reazione aggressiva di quest’ultimo nei confronti di Francesco Selvi, inviato della trasmissione. Nelle immagini mostrate su Rete 4, infatti, si vede il comico respingere il cronista. Quest’ultimo, dopo essere caduto da alcuni gradini, ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio e 5 giorni di prognosi.

“Siccome c’è un fatto personale, mi tocca intervenire. L’ho fatto solo una volta, a proposito del fascismo, ma qui siamo vicini. L’ambiente mentale è quello. Anzitutto, la solidarietà al nostro Francesco Selvi, un inviato che non si meritava di essere buttato giù dalle scale da un leader politico, dal fondatore del Movimento Cinque Stelle che ha addirittura una piattaforma che si chiama Rousseau. Invierò a Grillo tutte le opere, in francese e in italiano, di Jean Jacques Rousseau perché gli dovrebbe dare una ripassatina. Rousseau elogiava il buon selvaggio, non il cattivo selvaggio, cioè quello che sei stato tu, Grillo, in questa occasione. Perché il buon selvaggio era la persona non corrotta dai costumi, invece, tu sei un corruttore di costumi in questo caso. Un leader politico non tira giù dalla scala un giornalista”.

Paolo Del Debbio – Fonte: Facebook

Le parole del conduttore

Del Debbio ha quindi continuato il discorso affermando: “Perché te la rifai con i giornalisti e in particolare con i miei? Prenditela con me! Io vengo da un quartiere popolare di Lucca, non so dove sei nato tu. Non mi fai paura, caro Grillo. Non ti sto minacciando, perché non meriti. Sei un poveretto che non meriterebbe neanche tutto questo se non ci fossero i 5 giorni di ospedale per un giornalista. Mi dispiace dire queste cose perché i tuoi, quelli dei Cinque Stelle, in questa trasmissione hanno sempre detto che si sono trovati molto bene. Quindi è proprio un problema di ignoranza tua“.

Ha poi aggiunto: “Il passaggio dall’essere comico all’essere tragico, nell’Antica Grecia ha significato un passaggio importantissimo nella storia della letteratura greca, che si compra anche usata, so che sei particolarmente tirchio, perché si passava a parlare da argomenti più bassi ad argomenti più alti. Ho l’impressione che il passaggio dal comico al tragico, nel tuo caso, sia un caso di senilità, anticipata e precoce. Quindi come dice giustamente Italo Svevo in due opere fondamentali, la Coscienza di Zeno e Senilità, che ti consiglio di leggere, la senilità va curata. Perché uno che fa una cosa così, si deve interrogare su se stesso”.

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Per poi concludere: “A me, mi fai un baffo. Perché il problema non è mio, è tutto tuo, caro Grillo, della tua esistenza e della vita che fai, che sono caz*i tuoi. Però se vuoi attaccare qualcuno, se sotto non hai due noccioline ma due cogl*oni, attacca quelli come me che sono più forti (…) Se ti comporti così, sei un poveraccio e ho speso anche troppe parole!”.

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