Condannata a 3 anni di carcere la poliziotta che arrestò Amanda e Sollecito

Monica Napoleoni era a capo della squadra omicidi di Perugia quando fu uccisa Meredith. Ora è stata condannata: la reazione della Knox e di Sollecito.

Amanda Knox e Raffaele Sollecito

La “superpoliziotta” – ex comandante della squadra omicidi di Perugia – Monica Napoleoni è stata condannata a tre anni e tre mesi di carcere. La donna, passata agli onori della cronaca per aver indagato sull’omicidio di Meredith Kercher e per aver arrestato Amanda Knox e Raffaele Sollecito (poi assolti in via definitiva per quel reato). La Napoleoni era stata indagata nel 2013 per il complotto ordito contro una psicologa nominata dal tribunale dei minori nell’ambito di una controversia con il suo ex marito. Una notizia della condanna della poliziotta ha suscitato la reazione di Sollecito e la Knox, che evidentemente aspettavano questo momento da anni. Probabilmente dal momento del loro arresto.  E Raffaele e Amanda, condannati tre volte e poi assolti in via definitiva per l’omicidio di Meredith Kercher, si sono presi la loro rivincita attraverso i social network. Alla notizia della condanna del sostituto commissario, Sollecito ha commentato la notizia su Facebok. Con una certa dose di sarcasmo: «Capo della squadra omicidi quando indagarono nel caso Kercher – ha scritto ieri -… poi in tribunale per anni mi sono sentito dire che sono persone oneste ed encomiabili». Un post che ha ottenuto oltre un centinaio di like e una decina di condivisioni, ma che ha fatto rumore soprattutto a Perugia, dove la storia della morte di Meredith è ancora una ferita aperta. Una storia vissuta in maniera anche estrema e molto emotiva, con la fine della vicenda giudiziaria che non è mai stata del tutto digerita in città. Come Amanda non ha ancora digerito quell’arresto, arrivato cinque giorni dopo la morte della sua coinquilina, trovata accoltellata nella casa che le due giovani dividevano in via della Pergola. Chiamata in questura come persona informata sui fatti, fu arrestata insieme a Sollecito qualche ora dopo.

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Monica Napoleoni , a capo della Squadra Omicidi di Perugia ai tempi dell’omicidio di Meredith Kerchner

«Nel suo libro – ha twittato ieri in inglese la Knox pensando a quella notte – Raffaele ha descritto le minacce e gli abusi che subimmo da Monica Napoleoni. Ora lei e altre due poliziotte sono state condannate per simili abusi di potere in un altro caso». Poi il commento, in italiano: «Ve l’abbiamo detto». Amanda e Raffaele hanno sempre contestato le modalità di quell’arresto, parlando di minacce e «scappellotti in testa», della difficoltà di difendersi, soprattutto per la giovane americana che non capiva bene l’italiano. Una rabbia che evidentemente ha covato per anni, e si è potuta liberare al momento della notizia della condanna inflitta alla Napoleoni, a due colleghe e ad alcuni carabinieri. L’ex numero uno della Squadra Omicidi avrebbe danneggiato l’auto della psicologa e avrebbe fatto svolgere accertamenti arbitrari tramite il sistema informativo interforze per conoscere dati come indirizzo e targa della macchina della professionista.

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