Rochester, sparatoria all’interno di una villa: 2 morti e 16 feriti

Un testimone della sparatoria ha raccontato ad una emittente locale che sono stati sparati così tanti colpi che “sembrava la guerra del Vietnam”. Le due vittime sono state trovate senza vita.

sparatoria all'interno di una villa a Rochester. due morti
polizia Usa. meteoweek.com

Paura nella notte a Rochester, zona residenziale nell’area nord-orientale di New York. Durante una festa in giardino, cui erano presenti decine di persone, sarebbero stati esplosi diversi colpi d’arma da fuoco. Almeno due le vittime accertate, un ragazzo ed una ragazza poco più che maggiorenni, ma il bilancio non è ancora definitivo. Diversi sarebbero anche i feriti. L’allarme è scattato poco dopo la mezzanotte, quando gli agenti di Polizia sono stati allertati per una sparatoria in una villa di Rochester, nei pressi di Goodman Street e Pennsylvania Avenue ed ora sta interrogando i vicini. Al momento non sono stati effettuati arresti ed in base alle prime ricostruzioni, un uomo armato ha aperto il fuoco durante una festa in giardino con più di 100 persone presenti. Lo “shooter” si sarebbe allontanato subito dopo aver fatto fuoco con un’arma automatica e tutta la zona è stata messa in lockdown dalla polizia.

LEGGI ANCHE – Ragazza di 14 anni festeggia compleanno al bar: finisce in coma etilico

La festa era illegale, non ne sapevamo nulla finché non siamo stati chiamati dal 911. Quando siamo arrivati sul posto c’era caos, fuori si erano radunate centinaia di persone”. Queste le parole del capo della polizia Mark Simmons. “Questa è l’ennesima tragedia in cui le persone organizzano feste in casa illegali e non autorizzate che non sono sicure, anche a causa del Covid. Se poi si aggiunge alcol e violenza, diventa la ricetta del disastro”, ha aggiunto Simmons, il capo della polizia. I parenti delle persone uccise o ferite sono accorsi sul luogo e poi negli ospedali vicini. Rocheser per settimane è stata il centro delle proteste del movimento Black Lives Matter dopo la morte di Daniel Prude, ucciso con un cappuccio sulla testa che gli agenti gli avevano fatto indossare per impedirgli di sputare, prima di spingere la sua faccia contro il marciapiede fino a quando non ha smesso di respirare.

 

Impostazioni privacy