Bambino impiccato a soli 14 anni: il lockdown alla base del gesto

Il bambino era caduto in depressione per via dell’isolamento e l’impossibilità di uscire di casa. L’episodio risale allo scorso 25 maggio. Aveva lasciato la sessione di giochi con gli amici “per un paio di secondi”. Poi, l’estremo gesto.

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Una foto di Tracey Tyler con suo figlio – meteoweek.com

Si trovava in casa da ormai quasi tre mesi. Il lockdown imposto dal Governo britannico e dal primo ministro Boris Johnson aveva costretto lui, così come altri milioni di teenager, isolato nella propria abitazione. Da qui una serie di problemi di natura psicologica, che lo hanno portato a compiere l’estremo gesto. E così, alla tenera età di 14 anni un ragazzino inglese ha deciso all’improvviso di farla finita. A scoprirlo è stata la madre, Tracey Tyler, l’unico membro della famiglia che poteva uscire di casa in quanto lavorava presso un ospedale della sua città.

Il triste e drammatico episodio risale allo scorso 25 maggio e se ne è scritto sull’edizione odierna del Sun. Tracey Tyler ha appena 40 anni ed era di ritorno da un turno particolarmente duro in ospedale. Si aspettava di trovare il figlio pronto ad accoglierla a casa per cenare insieme, ma la scoperta è stata ben più dura e triste da accettare. Sam si era impiccato nella sua cameretta, in un orario ancora da stabilire dagli inquirenti. Inutile sottolineare il fatto che il mondo sia crollato addosso a Tracey, la quale ha impiegato quattro mesi per riprendersi.

E nel farlo, ha rilasciato anche alcune dichiarazioni per i colleghi del noto tabloid inglese. Parole che fanno capire quanto non potesse capire quale fosse il travaglio interiore che stava vivendo il suo Sam. Soprattutto quando andava in camera a giocare con gli amici, per una delle proverbiali sessioni di gioco online. “Ridevano e scherzavano insieme, pianificavano anche di andare a pescare insieme quando il lockdown sarebbe finito“, ha dichiarato Tracey. Era pressochè impossibile pensare a un epilogo di questo tipo, anche se l’isolamento forzato non stava aiutando.

Mamma Tracey e il piccolo Sam – meteoweek.com

Stando a quanto è stato riportato dal Sun, il bambino si era staccato dalla sessione di gioco. Aveva detto ai suoi amici virtuali che sarebbe tornato “tra due secondi”. Tuttavia Sam non sarebbe mai tornato a giocare con tutti gli altri, perchè stava progettando di togliersi la vita. La madre Tracey lo dipinge così: “Era un teenager normalissimo. Era popolare fra i coetanei, aveva una fidanzata e andava bene a scuola. Accettare che abbia deciso di togliersi la vita, senza lasciarci alcuna spiegazione, è dura. Il mio cuore è spezzato“. E poi la sua verità: “Credo che se avesse potuto andare a scuola e vivere una normale routine, tutto questo non sarebbe successo“.

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Dunque un bambino di 14 anni ha subito le conseguenze della depressione sulla sua pelle. A prendere la parola sono stati alcuni esponenti di Papyrus, associazione di beneficenza che si occupa della prevenzione dei casi di suicidio tra i giovani. “Il suicidio è spesso un argomento taboo per molti genitori – ha dichiarato il fondatore Ged Flynn – . Parlare di pensieri suicidi può essere molto complicato, ma iniziare la conversazione è la parte più importante. Parlarne può essere liberatorio per i giovani, e potrebbe salvare la loro vita“.

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