Cani annusano il Coronavirus in aeroporto: l’esperimento

Cani annusano il Coronavirus in aeroporto: l’esperimento. Dopo aver annusato il sudore dei passeggeri, i cani scoprono se sono positivi

Cani annusano il Coronavirus in aeroporto: l’esperimento

Nei principali aeroporti internazionali si sono adottati diversi sistemi di rilevazione del Covid-19, dalla misurazione della temperatura ai test rapidi. All’aeroporto di Helsinki, invece, è partita una nuova sperimentazione, usando il fiuto dei cani.

I passeggeri che giungono all’aeroporto finlandese possono sottoporsi volontariamente a un test che dura meno di un minuto. Tale test consiste nel passarsi una salvietta sul collo per raccogliere un po’ di sudore e riporla in un piccolo contenitore. Un operatore la inserisce in un recipiente di latta che viene posto su un ripiano con altri recipienti della stessa forma, recipienti che contengono sostanze che emettono altri profumi. Una volta preparato tutto, il cane si avvicina.

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Nel corso del test, il cane annusa le lattine e segnala se ce n’è una con l’odore che emanano coloro che hanno un’infezione da Covid-19. In caso di risultato positivo, il passeggero viene condotto in un’altra zona dell’aeroporto dove può eseguire gratis il tampone per confermare o meno la segnalazione del cane. Avendo un olfatto molto sensibile, i cani sono in grado di rilevare presenza di esplosivi, droghe, persone con malaria, tumori ecc.

Sapendo questo, i ricercatori si sono chiesti se fossero in grado di rilevare anche la presenza del Covid e così lo studio è partito all’università di Helsinki, con la scienziata Anna Hielm Bjorkman che ha preso parte al progetto. I primi test sono stati eseguiti su persone positive  ma asintomatiche o in fase finale di incubazione. I cani hanno mostrato di essere in grado di stanare il Covid sia in individui con sintomi, sia senza. Tutto questo, quindi, anticipando i test con tampone.

Gli scienziati hanno avviato l’addestramento di circa 16 cani con i recipienti di latta. Quattro di essi sono già operativi in aeroporto, altri 6 sono in fase finale di addestramento e gli altri 6 non hanno superato il test perché troppo sensibili agli ambienti rumorosi. I ricercatori hanno detto tuttavia che non è ancora chiaro su quali composti di Covid siano riconosciuti da cani e si sta studiando se i positivi emettano un odore particolare, come mostrano gli esperimenti sinora eseguiti anche in aeroporto a Helsinki.

Nei prossimi giorni i test saranno estesi su passeggeri volontari con aggiunta di squadre di cani in modo che a fine 2020 gli scienziati potranno verificare l’affabilità degli esperimenti tramite olfatto canino.

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