Omicidio nel Pisano, Roberto Checcucci massacrato da una decina di coltellate

Omicidio nel Pisano, continuano le indagini sulla morte di Roberto Checcucci: effettuata la Tac sul cadavere, l’autopsia dovrà chiarire la letalità dei colpi inferti dall’assassino. I carabinieri setacciano l’area del ritrovamento con i cani molecolari: si cerca l’arma del delitto.

omicidio Roberto Checcucci

Il luogo in cui è stato ritrovato il corpo di Roberto Checcucci – foto via La Nazione

Roberto Checcucci è stato ritrovato senza vita intorno alle 11 di domenica scorsa, gettato in un campo a ridosso dell’argine dell’Arno in zona via dei Tavi. Sul suo corpo i segni di tutta la rabbia dell’assassino, che si è accanito sul 53enne di Fucecchio con un’arma da taglio. Sarebbero almeno dieci le ferite inferte alla vittima, con due al collo risultategli probabilmente fatali, riportano le fonti.

Nella giornata di ieri è stata quindi eseguita l’autopsia sul corpo di Checcucchi, all’istituto di medicina legale di Pisa. La Tac total body, accompagnata da un esame esterno, è stata disposta per rilevare traumi interni e lesioni agli organi, ma gli accertamenti proseguono anche questa mattina, all’obitorio di Livorno, dove il medico legale David Forni dovrà lavorare per cercare di capire esattamente quante coltellate sono state inferte alla vittima dal suo brutale assassino. Come disposto dal magistrato Fabio Pelosi, l’intento degli esami è chiarire, nel giro di 60-90 giorni, quante e quali coltellate sono state mortali, e indicare nel modo più preciso possibile l’orario della morte.

Roberto Checcucci
Roberto Checcucci, foto via La Nazione

Secondo le prime ricostruzioni, l’omicidio potrebbe essersi verificato tra le 21:30 e le 20:00 di domenica. Checcucci sarebbe uscito dalla sua abitazione di via Battisti a Fucecchio intorno alle 20:00. Dopo aver camminato per circa 7 km, avrebbe raggiunto l’area lungo l’argine dell’Arno, posto frequentato regolarmente dai runner. Ed è proprio in un campo poco distante dall’argine che l’uomo ha poi trovato la morte. Per gli investigatori non si tratterebbe però di una rapina finita in tragedia, ma rimane ancora difficile stabilire il movente di un simile delitto. Sospetta, infatti, l’inesistente vita sociale della vittima, che pare non avesse amici e che per questo fosse solito compiere queste sue lunghe passeggiate da solo.


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Per analizzare meglio il percorso coperto dall’uomo domenica, i carabinieri hanno setacciato la zona con l’aiuto dei cani molecolari, anche nella speranza di trovare l’arma del delitto che ancora manca all’appello. Al momento, nemmeno la perquisizione di alcune auto avrebbe portato dei contributi ragionevoli alle indagini. La possibilità forse più accreditata è che l’assassino potesse conoscere Roberto Checcucci, ma gli inquirenti stanno valutando anche gli scenari alternativi: un assassino feroce e psicopatico che uccide senza motivo apparente, o un conoscente che, a seguito di una lite occasionale, avrebbe brandito un coltello e massacrato a morte il 53enne.

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