Covid, si va verso obbligo di mascherina all’aperto in tutta Italia

Lazio e Basilicata hanno già optato per l’ordinanza restrittiva che prevede l’utilizzo di mascherine anche all’aperto. Presto, il Governo potrebbe decidere di applicare l’obbligo in tutta Italia. Intanto prosegue la campagna spot per incentivare i cittadini a scaricare l’app Immuni. 

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(Foto di Vincenzo Pinto, da Getty Images)

Aumentano regioni e comuni che optano per l’obbligo di mascherina anche all’aperto. Ne sono un esempio il Lazio e la Basilicata, che hanno deciso di emettere l’ordinanza restrittiva seguendo una scia che, pian piano, sta serpeggiando in Italia: alzare la guardia a causa della recente accelerazione dei contagi. Un obbligo che presto anche il Governo potrebbe applicare a tutto il territorio nazionale. Si tratta di una decisione che sta circolando come ipotesi molto plausibile in maniera ufficiosa, e che potrebbe realizzarsi a breve, anche a causa dell’aumento implacabile e rapido di casi positivi. Lunedì è in programma un consiglio dei ministri in vista della proroga dello stato di emergenza al 31 gennaio, data nella quale potrebbe esser emanato un Dpcm in grado di contenere questa nuova misura restrittiva. Il provvedimento, come già anticipato, sarebbe già stato adottato in Lazio, a firma del governatore e segretario del Pd Nicola Zingaretti, che commenta: “Mutuo il messaggio mandato dal mio collega della Campania, Vincenzo De Luca: la cosa più stupida che si possa fare è portare la mascherina al chiuso o all’aperto e poi quando si incontra qualcuno per parlarci, la si abbassa”. La mascherina resta non obbligatoria per bambini al di sotto dei sei anni, per i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e per coloro che stanno effettuando attività motoria o sportiva. Stessa cosa in Basilicata e Piacenza. A questo punto a commentare è anche De Luca, uno dei primi a emanare l’ordinanza, che ora chiede l’estensione dell’obbligo a tutto il territorio nazionale, aggiungendo: “È scandalosa l’assenza di controlli da parte delle forze dell’ordine. Quante contravvenzioni sono state elevate? Vanno fermati treni e autobus con persone a bordo senza mascherina o la convivenza col virus diventa un suicidio”.


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Il Governo, allarmato dall’andamento del contagio, oltre a procedere per vie legislative, sembra già pronto a fare ogni sforzo possibile nella campagna per incentivare l’utilizzo dell’app Immuni, l’app in grado di avvisare chiunque l’abbia scaricata se si è entrati in contatto con una persona positiva al coronavirus. Eppure, nonostante i vantaggi che potrebbe fornire nella ricostruzione della catena di contagi, Immuni non sembra aver avuto grande successo. Per questo il Governo ha già deciso di tornare sul punto, attraverso spot e richieste esplicite ai principali conduttori televisivi: è necessario informare e sensibilizzare gli spettatori, visto che l’app resta facoltativa. Lo stesso premier Conte in conferenza stampa a Bruxelles avrebbe annunciato: “E’ partita una campagna, a cui hanno aderito tutte le testate giornalistiche, pubbliche e private, per promuovere la diffusione della app Immuni. Pur essendo facoltativo è sicuramente un obbligo morale partecipare a questo programma. I dati restano anonimi, la geolocalizzazione è disattivata”. Tornano a gran voce anche le raccomandazioni sull’utilizzo di dispositivi di protezione e distanziamento sociale. Come ribadito da Pierpaolo Sileri: “Bisogna indossare le mascherine e praticare il distanziamento: solo rispettando le regole possiamo evitare di andare incontro a un nuovo lockdown”.

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