Lazio, il Tar annulla l’ordinanza dei vaccini obbligatori per gli over 65

Il Tar del Lazio ha annullato l’ordinanza del presidente Nicola Zingaretti per imporre l’obbligo del vaccino contro l’influenza agli over 65.

Lazio, il Tar annulla l'ordinanza dei vaccini obbligatori per gli over 65
Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. Credit: Nicola Zingaretti Facebook

Vaccino sì o vaccino no? Questo il dilemma in tutta Italia. E prima che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte emani un nuovo decreto per dettare le linee guida nazionali, ogni singola regione fa quello che crede più opportuno, a seconda del numero di contagi presenti sul territorio.

È il caso della Regione Lazio, il cui presidente Nicola Zingaretti aveva firmato un’ordinanza che rendeva obbligatorio il vaccino contro l’influenza per tutti gli over 65. Lo scorso 2 ottobre, tuttavia, a seguito del ricorso avanzato dall’Associazione Codici – Centro per i diritti del cittadino, il Tar regionale ha annullato il provvedimento.

L’ordinanza di Zingaretti

L’ordinanza imponeva a tutte le persone al di sopra dei 65 anni l’obbligo della vaccinazione antinfluenzale stagionale. Se non lo avessero fatto, avrebbero avuto il divieto di frequentare luoghi di facile assembramento come centri sociali e case di riposo. L’obbligo inoltre di estendeva a tutto il personale sanitario e sociosanitario operante in ambito regionale. In questo caso, la conseguenza per chi non avesse rispettato l’ordinanza era il divieto di avere accesso ai rispettivi luoghi di lavoro. Infine ai genitori di bambini di età compresa tra i sei mesi ed i sei anni veniva fatta una forte raccomandazione a vaccinare i figli.

Lazio, il Tar annulla l'ordinanza dei vaccini obbligatori per gli over 65
Ordinanza Regione Lazio. Credit: Sito Regione Lazio

La sentenza del Tar

Nelle motivazioni della sentenza, il Tar del Lazio ha sottolineato che il tema dei vaccini è materia del governo, non delle regioni. “Al di là della ragionevolezza della misura (peraltro comunque auspicata dal Cts), la sua introduzione non rientra nella sfera di attribuzioni regionale ma, semmai, soltanto in quella statale. Sede quest’ultima cui va dunque ascritta ogni competenza e responsabilità – anche di matrice politica – in merito alla decisione di introdurre o meno obblighi di questo genere”. 

“La normativa emergenziale Covid – hanno ribadito i giudici  non ammette simili interventi regionali in materia di vaccinazioni obbligatorie”. E ancora: “Le disposizioni in materia di igiene e sanità nonché di protezione civile non recano previsioni che possano autorizzare le regioni ad adottare questo tipo di ordinanze allorché il fenomeno assuma, come nella specie, un rilievo di carattere nazionale”. Per finire “L’ordinamento costituzionale non tollera interventi regionali di questo genere, diretti nella sostanza ad alterare taluni difficili equilibri raggiunti dagli organi del potere centrale”.

Le parole di Zingaretti

Pochi minuti prima che uscisse la sentenza del Tar, Zingaretti aveva tenuto a sottolineare che con “l’obbligatorietà del vaccino antinfluenzale” per gli over 65, sapevamo di fare una provocazione perché non compete alla Regione l’obbligo della vaccinazione, ma volevamo dare un segnale sull’importanza di farlo”.

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“Ci auguriamo – ha aggiunto – che il governo rifletta, nel nome della sicurezza e della prevenzione, per togliere dagli ospedali i ricoveri inappropriati legati all’influenza stagionale degli anziani e avere l’immediatezza della consapevolezza del rischio Covid”.

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