Alessandro Borghese, avete mai visto il fratello? Ecco l’altro figlio di Barbara Bouchet

Alessandro Borghese non è solo, nella sua famiglia piena di fama. L’attrice Barbara Bouchet ha infatti avuto un altro figlio, e il suo nome è Massimiliano.

Barbara – madre di Alessandro e Massimiliano – si trasferì ad Hollywood nel 1961 e iniziò a prendere parte a diversi progetti cinematografici e televisivi (come ‘Star Trek‘). Nei primi anni Sessanta, la donna tornò poi in Europa, in cui diventò una delle prime attrici della commedia sexy italiana. Da qui, ha avuto inizio la sua lunga carriera, che l’ha portata a posare anche per ‘PlayBoy‘ e ‘PlayMen‘.

Nel 1975, Barbara incontra Luigi Borghese, l’uomo che ha sposato e dalla cui unione sono nati i due figli Alessandro e Massimiliano.

Chi è Massimiliano Borghese, il secondogenito della Bouchet? Scopriamolo insieme.

Massimiliano Borghese: le curiosità sul fratello di Alessandro

A differenza del fratello Alessandro, che fu cacciato da sua madre, Massimiliano Borghese ha continuato a vivere in casa insieme alla donna.

Il ragazzo ha oggi 31 anni, e ha una vita lontano dai riflettori. Massimiliano è infatti diventato un famoso bartender, e lavora in un ristorante di Milano, in cui si occupa della gestione e dell’organizzazione del personale. Il piccolo Borghese è molto riservato e della sua vita privata si sa davvero molto poco.

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Barbara Bouchet e il legame con i figli

“Questo mio figlio Alessandro ha compiuto 15 anni”, raccontò Barbara in un’intervista, “io ho pensato al dispiacere che ho dato a mio padre quando decisi di lasciare casa perché a 15 anni non sei pronta ad affrontare il mondo che ti circonda. Mio padre per tanto tempo non voleva sentirmi perché ha sofferto tantissimo. Poi abbiamo fatto pace, però aveva ragione anche se mi è andata bene“.

In un’atra intervista, la donna ha inoltre svelato l’addio di Alessandro: “Ho chiesto a lui che cosa gli piacesse fare e lui ha sempre risposto ‘boh’ e per questo l’ho mandato via di casa. In Germania e negli Stati Uniti non esiste che un figlio non sappia che cosa fare e per questo l’ho mandato via di casa. Alla fine, però, è andata bene…molto bene.

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