Esce di casa con una tuta ignifuga anti Covid e va a votare. La 102enne: “C’è in gioco la democrazia”

Beatrice Lumpkin, signora di 102 anni americana, ha espletato il suo diritto di voto in maniera senz’altro singolare: ad imbucare la scheda elettorale nella cassetta della posta, infatti, ci è andata vestendo una tuta ignifuga anti Covid.

Beatrice Lumpkin - tuta ignifuga anti Covid per votare
Beatrice Lumpkin, in tuta ignifuga anti Covid, pronta a votare – foto via Chicago Teachers Union

Dato che gli anziani sono nella fascia d’età più a rischio di infezione e di effetti collaterali da coronavirus, si consiglia loro di rimanere a casa quanto possibile e di uscire soltanto per l’essenziale. Ebbene, per una donna di 102 anni residente a Chicago il voto è estremamente essenziale. Beatrice Lumpkin, l’arzilla signora ritratta in foto, ha dunque indossato una tuta ignifuga a mo’ di protezione dal Covid e ha imbucato la sua scheda elettorale alla cassetta delle lettere. Un voto in totale sicurezza, quello di quest’anno.

La foto di Beatrice Lumpkin, con quel suo sorriso appena nascosto dalla tuta, è stata condivisa inizialmente dalla Chicago Teachers Union (società di cui faceva parte) e ha già fatto il giro dei social. L’anziana signora è stata immortalata mentre stringe in mano (protetta anche quella con un guanto) la scheda elettorale, proprio accanto alla cassetta delle lettere fuori dal suo condominio. Una storia fatta di zero assenze, per la signora: Lumpkin ha infatti raccontato ai giornalisti che ha iniziato a votare 80 anni fa, e che il primo candidato alla presidenza per cui ha votato è stato Franklin Delano Roosevelt nel 1940. Da allora non si è persa nemmeno un voto.

Una tuta realizzata ad hoc dal nipote

Questo è stato il voto delle “elezioni più importanti della mia vita“, ha fatto sapere la signora ai giornalisti. Come spiegato dal The Washington Post, “essendo arrivata a 102 anni, la mia famiglia ha insistito perché prendessi ogni precauzione per non prendere questo Covid-19”. Ha poi spiegato che la tuta è stata progettata da suo nipote, e che include un ventilatore e un filtro. Inoltre, l’uomo le ha persino fornito una “pila intera” di guanti protettivi. “Vuole che – e io lo faccio – che metta tutta questa roba anche solo per portare fuori la spazzatura”, ha spiegato la signora.


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“Non ho ritenuto che fosse affatto un rischio inviare il mio voto per posta“, ha detto a proposito della nuova modalità di seggio. E ha aggiunto: “Gli impiegati delle poste ci hanno assicurato che le nostre schede saranno consegnate, e penso che si assicureranno veramente che queste schede vengano consegnate”. “Non appena riceveranno la mia votazione, riceverò un’e-mail che mi farà sapere dell’avvenuta consegna”, ha poi sottolineato, dichiarandosi fiduciosa sulla sicurezza del processo. La sua famiglia e i membri del sindacato degli insegnanti erano lì, poco lontano da lei, nel momento in cui ha imbucato la sua scheda.


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Beatrice Lumpkin: “Voto perché il futuro della democrazia è in gioco”

Per la signora Lumpkin il voto di quest’anno è estremamente importante, e con esso vuole anche onorare i diritti delle donne. “Quando sono nata, le donne non potevano votare“, ha infatti spiegato ai giornalisti, ribadendo che si tratta della “elezione più importante della mia vita. Il futuro della democrazia è in gioco“. E alla domanda su cosa avrebbe risposto al presidente Trump, che ha più volte cercato di mettere in dubbio il voto per corrispondenza, la signora Lumpkin ha spiegato: “Beh, se ne avessi la possibilità, potrei dire molte cose al presidente Trump“.

Ex professoressa di matematica, la 102enne insegnava nelle scuole pubbliche di Chicago e nelle università cittadine. Forte il suo attaccamento alla condizione femminile, tanto che oltre ad onorare gli anni di lotte sociali con il suo voto, ha persino affermato in una recente intervista che alla società servono più donne che approfondiscano materie come la matematica e le scienze.

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