Giulia Schiff e il video-denuncia di “nonnismo” : 8 sergenti dell’Aeronautica a giudizio

Nuovi sviluppi sul caso di “nonnismo” nel 70esimo Stormo dell’Aeronautica di Latina, denunciato dall’ex allieva veneziana Giulia Schiff. La 21enne aveva immortalato quel “rito di iniziazione” in un video. Sono 8 i militari rinviati a giudizio.

Giulia Schiff
l’ex allieva dell’Aeronautica di Latina Giulia Schiff – foto via Instagram

Era partita dall’ex allieva ufficiale Giulia Schiff, la denuncia di nonnismo nei confronti di otto sergenti del 70esimo Stormo dell’Aeronautica di Latina. Gli ufficiali sono ora rinviati a giudizio con l’accusa di “reato continuato di lesione personale, pluriaggravato e in concorso“. L’11 dicembre 2020 si terrà la prima udienza del processo. L’allieva è stata anche espulsa dall’accademia, fatto sul quale pende ancora il giudizio del Tar del Lazio (previsto per il 23 ottobre prossimo).

Il video del “rito d’iniziazione” e le accuse 

Come riportato dai giornalisti del Corriere della Sera, la vicenda è stata portata all’attenzione delle autorità dopo che Giulia Schiff aveva mostrato un video denunciando gli abusi subiti durante una sorta di “rito di iniziazione“, durante il corso per allievi ufficiali di complemento dell’Aeronautica di Latina. La 21enne, originaria di Mira, sarebbe stata infatti presa a sberle, spinta con la testa contro una struttura metallica, gettata in una piscina e di nuovo colpita in testa dai suoi stessi commilitoni.


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Nel rinvio a giudizio degli otto imputati, il procuratore militare della Repubblica Antonio Sabino ha scritto: “Tutti i sergenti nel contesto di una celebrazione di tradizione goliardica denominata tuffo nella piscina del pingue, sollevavano da terra e trasportavano in posizione orizzontale, la paricorso sergente allievo ufficiale Schiff e, tenendola ferma per le gambe e le braccia, con dei fustelli di legno le infliggevano violenti colpi sul fondoschiena e pugni; quindi, le facevano urtare la testa contro la semiala in mostra statica posta in prossimità di una piscina, dove, infine, la gettavano: con tale condotta usavano violenza nei confronti della predetta sergente Schiff, cagionandole plurime escoriazioni ed ecchimosi ai glutei”.


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Secondo il generale Stefano Fort, incaricato di indagare sulla vicenda, l’ex allieva Schiff avrebbe manifestato “insofferenza alla disciplina, all’obbedienza, alla subordinazione, al rigore, alla puntualità e allo spirito di sacrificio necessari per intraprendere una carriera militare”. Diversa però la posizione del legale Massimiliano Strampelli, che difende la posizione della 21enne raccontando come nell’Accademia “c’erano stati uno o più briefing nei quali si minacciavano gli allievi dei vari corsi nel caso in cui avessero solidarizzato con lei”.

Nel frattempo, il caso è arrivato anche all’attenzione del ministro Guerini, che ha spiegato: “Non ci sarà comprensione per eventuali comportamenti che, anche alla luce dei pronunciamenti ancora attesi, si rivelassero difformi dagli imprescindibili principi di correttezza, etica professionale e rispetto della dignità individuale”. Sul tavolo del ministro è finita anche un’interrogazione parlamentare di 25 senatori.

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