Cosa prevede il Dpcm di ottobre: feste, ristoranti, smart working e scuola

Le misure anti contagio disposte con il nuovo Dpcm di ottobre, firmato da Conte e da Speranza, saranno valide per i prossimi trenta giorni e fino al 14 novembre 2020. Ecco cosa prevede, ribadisce e aggiunge il decreto.

Dpcm ottobre
foto di repertorio

Nelle scorse ore, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, insieme al ministro della Salute Roberto Speranza, ha firmato il Dpcm con le nuove misure atte contrastare la curva dei contagi da Covid-19. La firma è stata apposta dopo aver aver ottenuto il via libera da parte delle Regioni sul testo finale proposto dall’esecutivo. In questo Dpcm di ottobre passa quindi la linea del Quirinale, contrario a imporre divieti nelle abitazioni, e si affrontano disposizioni legate alle attività di ristorazione e anche al mondo della scuola. Tali misure avranno validità di 30 giorni, e verranno quindi applicate dal 14 ottobre al 13 novembre. Ecco cosa prevedono.

Feste al chiuso e all’aperto

Come previsto dal Dpcm di ottobre, fino al 13 novembre saranno vietate feste nei luoghi pubblici, nei luoghi chiusi e anche all’aperto. Per quanto riguarda le abitazioni private, invece, non si parla di divieto, ma si “raccomanda fortemente” di evitare feste. Inoltre, si sconsiglia caldamente di ricevere a casa un numero di persone non conviventi superiore a sei. Per quanto riguarda le celebrazioni di cerimonie religiose (come ad esempio matrimoni o battesimi) e pranzi e cene ad esse legati, il governo ha introdotto un limite di un massimo di 30 invitati.

Coprifuoco per bar e ristoranti

Per evitare pericolosi fenomeni di assembramento, il governo ha deciso di (re)introdurre l’obbligo di chiusura anticipata di bar e ristoranti. I locali dovranno quindi abbassare le saracinesce alle ore 24, mentre sono previste fasce orarie per regolare l’apertura e la vendita di cibo e bevande. Dalle 21 in poi, i locali potranno continuare il servizio soltanto al tavolo, con i clienti seduti (sia all’interno che all’esterno) rispettando tutte le normative vigenti finora. Il decreto ministeriale dispone inoltre il divieto per i cittadini di sostare davanti ai locali dopo le 21.

Scuole, stop alle uscite didattiche

Il Dpcm di ottobre sospende tutte le gite scolastiche e le uscite didattiche da parte delle scuole. Sebbene alcune Regioni abbiano proposto di tornare, almeno per quanto riguarda le ultime classi delle scuole secondarie di secondo grado, alla didattica a distanza, dal ministero dell’Istruzione è arrivato un secco no.


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Prosegue l’obbligo di mascherina

Sulle mascherine, il decreto ribadisce l’obbligo di indossarle sia al chiuso che all’aperto, anche nel caso in cui si sta facendo attività motoria. Unica eccezione riguarda quella di essere effettivamente soli e isolati, oppure di essere impegnati in attività sportive. Il governo raccomanda comunque “fortemente” di indossare i dispositivi di protezione anche quando si è in casa, soprattutto se si è in presenza di persone non conviventi.


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Sport, stadi e spettacoli

Tra le novità introdotte dal decreto, infine, c’è la sospensione dello sport amatoriale “di contatto”, come ad esempio il calcetto e il basket. Nesusna sospensione per lo sport di livello agonistico, invece, e anche le palestre possono rimanere aperte. Per quanto riguarda la situazione stadi, tali strutture possono riaprire rispettando però una capienza massima pari al 15% dei posti a sedere, e per un massimo comunque di 1.000 persone all’aperto e 200 al chiuso.

Anche per quanto riguarda gli spettacoli, rimane invariato il limite di 200 partecipanti al chiuso e di 1000 all’aperto, con il vincolo di un metro di distanza tra un posto e l’altro e dell’assegnazione dei posti a sedere. Sospesi, inoltre, tutti gli eventi che implichino assembramenti, nel caso in cui non fosse quindi possibile mantenere le distanze.

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