Ocse: disoccupazione in calo ma raffronto con numeri pre-crisi resta impietoso

Disoccupazione in calo, ma resta il dato più alto se paragonato ai numeri precedenti alla crisi. I numeri di febbraio 2020 (due punti percentuali in più) restano lontani

Disoccupazione in calo ma numeri restano allarmanti – meteoweek.com

La disoccupazione è scesa, ma resta più alta di prima della crisi. Lo comunica l’Ocse. Ad agosto è scesa a 7,4% dall’8% di luglio, ma resta comunque di 2 punti superiore al livello di febbraio 2020. L’Italia è lontana dai numeri pre-crisi: ha registrato una discesa al 9,7%. Il tasso di disoccupazione nei paesi dell’Ocse è sceso ad agosto al 7,4 per cento, dall’8 per cento di luglio, trainato dalla tendenza al ribasso negli Stati Uniti, ma resta comunque di 2 punti superiore al livello del febbraio 2020. Lo riferisce l’Ocse sottolineando che nell’area ad agosto c’erano 48,4 milioni di disoccupati, 13,5 milioni più che a febbraio.

Nel dettaglio – come riportato da Agi – ad agosto la disoccupazione è scesa di 1,8 punti percentuali negli Stati Uniti e di 0,7 punti in Canada. Ma questo dato è da interpretare con cautela in quando riflettono il ritorno al lavoro dei “licenziamenti temporanei”.
I Paesi dell’area dell’euro, dove i licenziamenti temporanei non sono inclusi nelle statistiche sulla disoccupazione, hanno invece proseguito il percorso di crescita del tasso di disoccupazione a luglio (8,0%) e agosto (8,1%).

Discesa Italia vicina al 10%

Scendendo nel dettaglio dei numeri, l’aumento è stato particolarmente pronunciato in Francia (7,5%), Lituania (9,6%) e Spagna (16,2%). L’Italia ha registrato una discesa al 9,7% dal 9,8%, mentre la Germania è rimasta stabile al 4,4%. Il tasso di disoccupazione più elevato dell’area dell’euro si registra in Grecia (18,3%), anche se si tratta di un dato trimestrale pubblicato a giugno.

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La Spagna rimane il Paese dell’Ocse con la più alta disoccupazione giovanile, con il 43,9% dei disoccupati sotto i 25 anni (2,2 punti in più rispetto a luglio). Il podio negativo è completato da Italia (32,1%) e Colombia (28,2%). A seguire figurano Portogallo (26,3%) e Lituania (25,4%). Per genere, è in Colombia che la differenza tra donne (22,3%) e uomini è maggiore (14,1%), seguita dalla Spagna, dove la disoccupazione femminile in agosto era del 17,2%, quella maschile del 15%

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