Coronavirus, l’appello di Fontana: “Misure più restrittive in Lombardia”

Il presidente della Lombardia ha chiesto al Governo di attivare nuove misure restrittive, visto il picco di contagi nella regione.

Coronavirus, l'appello di Fontana: "Misure più restrittive in Lombardia"
Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia. Credit: Attilio Fontana Facebook

Nuove misure restrittive contro il coronavirus per la Lombardia. A diffondere la notizia è il presidente della Regione, Attilio Fontana, durante un punto stampa tenutosi fuori dal Palazzo della Regione prima della riunione con il Comitato tecnico scientifico regionale. Il motivo per cui l’amministrazione locale si sta impegnando con nuovi provvedimenti è che sul territorio lombardo oggi, venerdì 16 ottobre, i nuovi contagi sono saliti a 2.419. Il tracciamento, stando a quanto riporta Fontana, è difficile ma ancora possibile. Le città che vivono le situazioni peggiori sono “Monza e Brianza e Milano“.

Le richieste di Fontana al Cts

La richiesta di Fontana è che il Cts accetti le nuove restrizioni individuate dalla Regione Lombardia. Per prima cosa la chiusura almeno parziale delle scuole e delle università, con il ritorno della didattica a distanza. Poi la stretta sulla movida, già duramente attaccata dall’ultimo decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. E infine la sospensione degli sport di contatto e l’incremento degli orari lavorativi in smartworking.

Lo snellimento del trasporto pubblico

L’obiettivo del governatore della Lombardia è ridurre il numero di persone che quotidianamente si spostano con i mezzi pubblici. “La premessa – ha detto al punto stampa fuori dal Palazzo della Regione – è che oggi le proposte che andremo a sottoporre al Cts nascono dalla massima collaborazione dei sindaci dei capoluoghi e da tutti i capigruppo del consiglio. C’è stata la massima condivisione e la massima partecipazione nel cercare di portare avanti un discorso condiviso. Il primo argomento è cercare di ridurre le persone del trasporto pubblico locale. Tutti riteniamo che sia necessario chiedere che si proceda ad una didattica a distanza non assoluta ma parziale. Una alternanza scuola e didattica casa. Poi abbiamo chiesto che si cerchi di organizzare inizio delle attività scolastiche per una riduzione delle presente sul trasporto”.

La didattica a distanza, la sospensione degli sport e la stretta sulla movida

A proposito delle nuove misure, Fontana ha specificato che “richiederemo al sistema universitario di insistere sulla didattica a distanza ad esclusione delle matricole e degli specializzandi. Inoltre abbiamo pensato sia opportuno sospendere ogni attività degli sport di contatto anche per la categoria dilettanti senza sospendere gli allenamenti, e di richiedere al Governo che si insista sullo smartworking se possibile aumentando le percentuali. Per quanto riguarda la movida, proponiamo una riduzione delle condizioni del Dpcm. Ci sono due o tre proposte da sottoporre al Cts a cui chiederemo un parere sui tifosi presenti nei palazzetti sportivi. Sale bingo e sale giochi dovrebbero subire ridimensionamenti oltre ai divieti di consumo di bevande su suolo pubblico dopo una certa ora. Inoltre è stato richiesto si proceda a maggiori controlli per far sì che queste misure vengano rispettate di più”.

Il post di una settimana fa

D’altronde, l’attivazione delle restrizioni era nell’aria dalla scorsa settimana. Risale allo scorso venerdì, 9 ottobre, il post su Facebook in cui Fontana chiedeva ai lombardi di prendere tutte le precauzioni per evitare la diffusione del virus. Ma non è bastato.

“Oggi cari lombardi, soprattutto giovani, ho bisogno di tutta la vostra attenzione. L’andamento della curva epidemiologica del Covid-19 in Lombardia sta risalendo. Al momento la nostra situazione è migliore che in altre regioni, ma i numeri sono in crescita. Devo chiedervi più attenzione e responsabilità: distanziamento sociale igiene delle mani e mascherina, quando siete in giro con i vostri amici o colleghi di studio o di lavoro”.

Coronavirus, l'appello di Fontana: "Misure più restrittive in Lombardia"
Palazzo della Regione Lombardia. Credit: Attilio Fontana Facebook

E ancora: “Dobbiamo proteggere le persone fragili e più a rischio; che essi siano i vostri genitori, amici o nonni. Mi rivolgo a voi in particolare perché dall’analisi dei dati è emerso che a differenza di quanto accaduto ad inizio pandemia ora la fascia di età più suscettibile al contagio è quella che va dai 20 ai 29 anni (a marzo era dai 70 ai 79) e le occasioni di diffusione sono le attività legate al tempo libero. Contrariamente a quanto accadeva nel periodo di picco dell’espansione del virus, a un sempre maggiore numero di positivi, fortunatamente non assistiamo a una crescita esponenziale dei ricoveri e delle terapie intensive, ma questo non ci tranquillizza, dobbiamo tenere alta la guardia. Se è vero che è migliorata la nostra capacità di tracciamento, isolamento e spegnimento dei focolai è altrettanto vero che non conosciamo ancora abbastanza questo virus per scongiurare il pericolo che rapidamente la situazione possa precipitare“.

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