Scuola, Boccia alle Regioni: “Chi chiude se ne assumerà le responsabilità”

Il dibattito sulle scuole continua a coinvolgere i governatori locali, il ministro Boccia ha ricordato a tutti le proprie responsabilità.

Scuola, Boccia alle Regioni: "Chi chiude se ne assumerà le responsabilità"
Francesco Boccia, ministro per gli Affari Regionali e per le Autonomie. Credit: Francesco Boccia Facebook

Scuole chiuse o scuole aperte? Le nuove misure restrittive contro il coronavirus confondono i governatori delle Regioni, che adesso sentono tutta la responsabilità di dover prendere decisioni urgenti per trovare soluzioni rapide. Per questo si è tenuta oggi, venerdì 16 ottobre, la conferenza Stato-Regioni, presieduta dal ministro per le Autonomie, Francesco Boccia. Proprio il ministro, a margine della riunione, ha sottolineato l’importanza di un raccordo tra Governo e Regioni. Autonomia sì, ma fino a un certo punto, altrimenti si rischia di creare solo confusione.

Le parole di Boccia alla Stato-Regioni

“Tutti i presidenti hanno autonomia di fare ordinanze più restrittive nelle modalità che ritengono. Ma se abbiamo condiviso che i due pilastri che dobbiamo tutelare sono scuola e lavoro e le ordinanze incidono su quegli ambiti, sarebbe opportuno un raccordo tra governo e regioni, ha detto Boccia al termine della Stato-Regioni. E ha continuato: “Su scuola e lavoro ci sono già protocolli condivisi che stanno funzionando bene ma se, in questo caso, il presidente della Regione Campania ha deciso di emanare una sua ordinanza si assume la responsabilità degli effetti. Noi siamo sempre stati al fianco di tutte le Regioni con materiali, ventilatori e risorse”.

Il discorso è chiaro: se il presidente della Campania Vincenzo De Luca ha preso la decisione sbagliata, sarà solo lui a pagarne le conseguenze. Al momento il governo intende fermarsi alle misure restrittive varate con l’ultimo decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Se le Regioni vogliono tirare di più la corda, devono farlo da sole.

Scuola, Boccia alle Regioni: "Chi chiude se ne assumerà le responsabilità"
La “Sala delle riunioni” a Palazzo Cornaro, sede del Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie, dove si svolgono le conferenze Stato-Regioni. Credit: statoregioni.it

Le raccomandazioni di Speranza

Nel dibattito sulla potenziale chiusura delle scuole si è aggiunto il ministro della Salute, Roberto Speranza. Il ministro ha smentito le indiscrezioni diffuse dai media in questi giorni, ad esempio l’idea di mettere un coprifuoco oltre il quale gli italiani non possono più uscire di casa. O meglio, si è raccomandato che gli venga data la giusta attenzione.

“Nessuna decisione è stata assunta in questo momento. Leggo un’abbondanza di indiscrezioni, ma noi siamo qui e analizziamo tutti i dati, ci confrontiamo con le Regioni, ha detto Speranza a Fiorenzuola d’Arda nel Piacentino, durante una visita in occasione dello stanziamento di finanziamenti a proposito della situazione dei contagi da coronavirus. “Non inseguiamo le indiscrezioni. C’è un problema serio, non dobbiamo nasconderlo”, ha infine aggiunto. E ha concluso: “Ci sono istituzioni, scienziati che stanno lavorando. Facciamo le cose per bene”.

Il commento di Zingaretti

“È tornato il tempo di unirci, di prendere insieme delle scelte e combattere uniti”. Lo scrive su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti. “Come alcuni mesi fa, di fronte a questo pericolo, il Paese si è unito e ha vinto un rischio drammatico, ora bisogna percorrere la stessa strada: ascoltare la scienza, gli amministratori, unire la politica, i territori. Trovare insieme una via da seguire”, aggiunge.

Scuola, Boccia alle Regioni: "Chi chiude se ne assumerà le responsabilità"
Post su Facebook di Nicola Zingaretti, segretario del Partito democratico. Credit: Nicola Zingaretti Facebook

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