Coronavirus, Oms: il farmaco considerato miracoloso in realtà non serve a niente

Doccia fredda sull’antivirale: l’OMS ha fatto sapere che sembrano tramontate le speranze sull’efficacia nella battaglia Covid-19.

Covid, Oms: il farmaco considerato miracoloso in realtà non serve a niente
Covid, Oms: il farmaco considerato miracoloso in realtà non serve a niente – meteoweek

Remdesivir è il nome del farmaco che gli esperti promettevano avrebbe aiutato la battaglia contro il coronavirus e invece è arrivata la smentita dall’OMS. Oltre al farmaco utilizzato nella battaglia contro l’Ebola, ne sono stati testati anche altri. I trial su quattro farmaci, condotti su 11.000 pazienti in 30 Paesi, evidenziano che questi medicinali “sembrano avere poco o nessun effetto” sulla sopravvivenza e sulla progressione della malattia tra i pazienti ospedalizzati, ha detto l’Oms a Ginevra. Lo studio è stato condotto in 405 ospedali in 30 paesi su 11266 adulti, di cui 2750 hanno ricevuto il remdesivir, mentre 4088 hanno avuto il placebo. “Il trest – si legge nel comunicato – ha investigato gli effetti di questi trattamenti sulla mortalità complessiva, sull’inizio dell’intubazione e sulla durata del ricovero. Altri utilizzi delle terapie, ad esempio sul trattamento di pazienti nelle comunità o per la prevenzione, saranno esaminati in sperimentazioni diverse”. Il remdesivir era stato approvato dall’Ema lo scorso giugno, soprattutto sulla base di uno studio condotto dal Nih statunitense secondo cui nei pazienti gravi il ricovero medio veniva ridotto da 15 a 11 giorni.

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Il farmaco sarebbe veramente utile solo nella battaglia contro l’Ebola – meteoweek

La Commissione europea ha annunciato comunque questo mese un contratto per garantire forniture aggiuntive del farmaco antivirale per un massimo di 500.000 pazienti. Nonostante i dubbi sulla sua efficacia, remdesivir è stato il primo farmaco a ricevere l’approvazione dell’Ue per il trattamento di casi gravi della malattia causati dal nuovo coronavirus.

Anche lo stesso presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ricevuto il remdesivir, così il desametasone e altri medicinali, come hanno reso noto i suoi medici. Sebbene il desametasone non sia stato incluso negli studi dell’Oms, una sperimentazione britannica ha dimostrato questo cortisonico riduce la mortalità tra i pazienti Covid-19 ospedalizzati. Intanto dalla Cina arrivano messaggi incoraggianti: il vaccino “BBIBP-CorV”, candidato a essere l’anti-Covid e ottenuto utilizzando l’intero virus SarsCov2 inattivato, è risultato sicuro. Ha inoltre dimostrato di indurre una risposta immunitaria nei volontari sani. A confermarlo una sperimentazione condotta su un gruppo di persone tra i 18 e gli 80 anni. “La protezione degli anziani è un obiettivo chiave per un vaccino anti-Covid efficace poichè questo gruppo è a maggior rischio. E’ quindi incoraggiante che questo vaccino induca risposte anticorpali anche negli anziani over-60 e oltre”, afferma  Xiaoming Yang, uno degli autori dello studio. Una buona notizia che potrebbe aprire un raggio di luce contro la pandemia che sta cogliendo ormai tutta la popolazione mondiale:  lo studio ha evidenziato una risposta anticorpale in tutti i partecipanti entro il 42esimo giorno dopo la vaccinazione.

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