Coronavirus, contagio uomo-animale: abbattuti 1,5 milioni di visoni

Secondo un rapporto “si teme che il virus muti tra i visoni in modo tale da eliminare l’effetto di un futuro vaccino”.

Secondo un rapporto "si teme che il virus muti tra i visoni in modo tale da eliminare  l'effetto di un futuro vaccino".

In Danimarca è stata ordinata l’eliminazione coatta di 1,5 milioni di visoni. Il motivo sarebbe semplice: potrebbero passare il virus all’uomo, indebolendo o annullando l’azione di un ipotetico vaccino futuro. In un rapporto citato dal quotidiano danese Information si teme che forme aggressive del virus possano tornare all’uomo dopo essersi sviluppate nei visoni. L’Università di Copenaghen ha già manifestato la sua preoccupazione, affermando che “due nuove varianti di COVID-19 provenienti da allevamenti di visoni sono particolarmente preoccupanti”. Gli scienziati pensano che il passaggio dal visone all’uomo sia già avvenuto nelle scorse settimane. In un caso sarebbe passata da una fattoria a una casa di cura nella cittadina di Hjørring, uccidendo alcuni residenti. Gli abbattimenti erano già iniziati a giugno ma poi erano stati sospesi. Ora la misura appare irrevocabile. Di sicuro alla rapidità dell’infezione contribuisce il fatto che gli animali vivono ammassati in migliaia in spazi angusti. I visoni rappresentano una delle principali fonti di sostentamento degli allevatori danesi e questo danneggerà ulteriormente l’economia già in ginocchio a causa della crisi.

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I visoni rappresentano una delle principali fonti di sostentamento degli allevatori danesi e ora dovranno rinunciarci- meteoweek

Anche nei visoni, secondo quanto riferisce il New York Post, la malattia colpisce gli esemplari più anziani – avendo ucciso migliaia di esemplari tra 1 anno e 4 anni di età, mentre lascia in vita i cuccioli, che sembrano più resistenti. La pelliccia del visone, prodotto per il quale lo stesso viene allevato, sarà ugualmente utilizzata per fini commerciali dopo i trattamenti che la renderanno sterile. Le stesse fonti statunitensi ricordano che notizie simili sono arrivate nei mesi scorsi dall’Olanda, dalla Spagna e dalla Danimarca. La grande velocità di diffusione del coronavirus nei visoni, e la morte davvero rapida che induce – gli esemplari muoiono nel giro di 24 ore dall’infezione – sta portando diversi studi ad indagare a fondo perché il visone sia così sensibile all’infezione da Sars-CoV-2. Il ministro dell’Alimentazione, dell’Agricoltura e della Pesca Mogens Jensen ha ordinato quindi il 1° ottobre di riprendere l’abbattimento delle mandrie infette e di quelle che sono in un raggio di 7,8 chilometri.

Diverse prove scientifiche pubblicate hanno dimostrato che i pipistrelli sono stati i primi ospiti del virus e i pangolini hanno fatto da ospiti intermedi, ma si sa ancora poco sul ruolo degli animali domestici e di altri animali nella trasmissione del Covid.19. Ora l’attenzione è tutta per i visoni che saranno costretti ad affrontare un destino tremendo. Gli studi continueranno e si spera in un futuro di non dover arrivare a norme simili anche per altri animali.

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