Auto si schianta contro un pilastro, morta Sara Favia: aveva 17 anni

Sabato sera a Chieti un’auto si è schiantata contro un pilastro su una rotatoria poco illuminata. A perdere la vita uno dei passeggeri, Sara Favia: aveva 17 anni.

sara favia

Sara Favia e altri tre amici viaggiavano su una Fiat Panda quando, nel percorrere una rotatoria, l’auto si è schiantata contro un pilastro. L’incidente è stato fatale per la diciassettenne, che è morta sul corpo. La ragazza si trovava nel sedile posteriore, proprio dal lato del pilastro. Gli altri due passeggeri sono attualmente in prognosi riservata, mentre il conducente ha riportato un trauma cranico. Le autorità stanno chiarendo la dinamica dei fatti.

La dinamica dell’incidente

Il gruppo di amici sabato sera era partito a bordo della Fiat Panda guidata da F. S., 18 anni, da Termoli in direzione Vasto. In un’altra auto la restante parte del gruppo con cui i ragazzi avevano organizzato l’uscita. Intorno alle 21.00 la vettura, mentre percorreva la rotatoria sulla Statale 16 a San Salvo Marina, ha sbandato schiantandosi violentemente contro il pilastro di un sovrappasso pedonale e una ringhiera. Lo scontro non ha lasciato scampo a Sara Favia, che viaggiava proprio dal lato dell’impatto.

Il conducente è stato rinvenuto in forte stato di choc. Le autorità giunte sul posto lo hanno sottoposto ai test di rito per comprendere se fosse sotto effetto di alcol o stupefacenti, ma non se ne conoscono ancora gli esiti. Il diciottenne ha riportato un trauma cranico e una contusione al ginocchio. Adesso è iscritto sul registro degli indagati dalla Procura di Vasto per omicidio stradale. In prognosi riservata presso l’ospedale San Pio di Vasto l’altra amica che viaggiava nel sedile posteriore, I.L., anch’essa 18enne. Il terzo passeggero è invece rimasto lievemente ferito, ma le sue condizioni non sarebbero allarmanti.

La salma di Sara Favia è stata già restituita ai familiari per le esequie. Le autorità giudiziarie, infatti, non hanno ritenuto necessario effettuare l’autopsia sul corpo della diciassettenne.

Chi era Sara Favia

Sara Favia era originaria di Termoli e aveva 17 anni. Frequentava l’Istituto Nautico “Boccardi-Tiberio” di Termoli e faceva parte del coro “Punto di valore”. Sui social sono diversi i video in cui canta. In uno di questi interpreta “Eye in the sky” al tramonto sulla costa. La ragazza sognava di diventare capitano di nave, ma non aveva mai abbandonato la passione per la musica.

sara favia

Molti i messaggi di addio alla giovane sui social, da amici e parenti. Il maestro di canto, Alessandro Di Palma, ha scritto su Facebook una dolce memoria: “Era difficile fermarti, un treno in corsa, sempre pronta ad aiutare il gruppo, e me, con il coro Erato prima e Punto di Valore dopo. Ti conoscevo da anni. Ciao piccola Sara. Mi raccomando, fai cantare tutti anche là“.

Commovente anche il saluto di una delle insegnanti, Simona Fiorelli: “Cara Sara, la notizia improvvisa di ieri mi ha lasciata, incredula, impotente sconvolta! Il mio primo pensiero per Te, per l’interruzione dei tuoi immensi sogni, per i tuoi tanti progetti di vita, poi per i tuoi genitori, per lo sforzo che dovranno fare per sopravvivere, per i parenti, gli amici e per tutti noi. La morte di una giovane ragazza di soli 17 anni colpisce tutta la comunità. Ognuno viene toccato nell’affetto, nel senso di impotenza e nel dolore. Una vita che si spegne troppo presto toglie un po’ di futuro e di fiducia a tutti noi! Io voglio ricordarti sempre così come ti ho conosciuta tra i banchi di scuola. Il tuo sorriso e i tuoi occhi meravigliosi riuscivano sempre ad illuminare tutta la classe e portavano gioia ad ognuno di noi. Rimarrai sempre nel mio cuore come tutti i ricordi bellissimi che ho di Te e che custodirò gelosamente. Ti voglio bene Sara, dolce stellina, adesso continua a brillare anche dal cielo come solo tu sapevi fare“.

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Su Instagram, invece, il messaggio di addio di una amica e compagna, che ha condiviso foto e video di qualche anno fa con la diciassettenne: “La nostra amicizia è sempre stata caratterizzata da più giorni di litigi anziché di pace a causa dei nostri caratterini abbastanza forti. Eppure ci siamo sempre volute bene e ci siamo sempre state l’una per l’altra. Chiamavi sempre tutti ‘tesò’. Eppure il vero tesoro sei sempre stata tu, un tesoro che custodiva pregi e difetti che ti hanno resa unica nel tuo genere. Sei sempre stata solare e gentile. Hai sempre avuto quel sorriso talmente ampio che comprendeva anche quello delle persone che lo guardavano. Ti ricorderò sempre con quel sorrisone contagioso anche se io sorrido un po’ meno. Non dovevi andartene così e soprattutto non dovevi andartene ora. Avevamo anche parlato del nostro 18esimo, quello che avremmo festeggiato a un mese giusto di distanza. E ora? Rimarremo sempre le uniche due Sare, le due nane della vecchia comitiva. Per sempre, noi due. Sorridimi da lassù, ti voglio bene“.

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